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"Forse nuovi casi ma niente sos"

Ragazzi davanti l'ingresso del liceo

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Il direttore generale dell'Agenzia di sanità pubblica Claudio Clini stempera l'allarme cresciuto in poche ore attorno ai contagi da nuova influenza, di tipo A/H1N1. Quattro identificati giovedì, il quinto ieri, mentre altri sei attendono i risultati dei test. Tutti casi verificatisi a Roma tra gli studenti del Convitto nazionale Vittorio Emanuele II e del liceo Dante Alighieri, di ritorno da un viaggio studio alla sede delle Nazioni Unite. «Tutti gli studenti risultati positivi erano sul volo New York-Londra e poi Londra-Roma – spiega Clini – Probabilmente tra i ragazzi che sono tornati con loro qualche caso in più ci sarà». La chiusura delle due scuole, decisa venerdì mattina in via precauzionale dal vice ministro alla Salute Ferruccio Fazio, «è una misura di contenimento. In una comunità a stretto contatto di questo tipo – aggiunge Clini – la possibilità che ci sia un'estensione del contagio è abbastanza probabile».  Difficile invece, secondo il direttore di Asp Laziosanità, che il virus possa estendersi anche al di fuori degli istituti: «Le famiglie sono tenute sotto controllo. Abbiamo attivato da subito la sorveglianza a domicilio». Certo, la sicurezza non si può avere del tutto. Ma, chiosa Clini, «se facciamo il gioco degli scacchi chiudiamo tutta Roma: il contenimento va fatto dove c'è più rischio». L'importante, sottolineano dall'Asp e dalla Regione, è chiarire che «non c'è nulla di pericoloso». Né per gli studenti dei due licei sotto osservazione, né per i loro familiari. I consigli sono gli stessi che l'unità di crisi del Lazio, attivata fin dal 28 aprile scorso, ha sempre dato: recarsi al pronto soccorso solo se si riscontrano i sintomi. «Non è una situazione di allarme da questo punto di vista – sottolinea Claudio Clini – La teniamo sotto controllo con il sistema di sorveglianza sindromica. Il Lazio è lìunica regione d'Italia ad averlo». La Regione e l'Asp lavorano in stretta collaborazione con il Ministero della Salute dove sono state centralizzate le attività di allerta sull'influenza suina. Pienamente attivo il piano pandemico approvato, primo in Italia, nell'aprile 2008 con delibera regionale. Previsto uno stretto coordinamento tra le realtà sanitarie e la distribuzione di appositi kit per i test rapidi in tutte le sedi di Pronto soccorso. Come ha ricordato il vicepresidente Esterino Montino, «i cittadini provenienti da aree a rischio per la diffusione dell'influenza A/H1N1, Nord America e Messico, che presentino sintomatologia simil-influenzale possono recarsi nei Dea di I e II livello delle Asl regionali. Non è necessario recarsi esclusivamente al Gemelli o allo Spallanzani».

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