Berlusconi: "Mai parlato di Parlamento inutile"
Un attacco cui è seguito una dura replica del premier. «La Finocchiaro e D'Alema si sono comportati in modo indegno, ignobile e spudorato attribuendomi parole che non ho mai pronunciato e cioè che il Parlamento sarebbe "inutile e dannoso"» ha replicato il Presidente del Consiglio in una nota diffusa ieri sera. Ed ecco le carte. «Questo è lo stenografico del passaggio del mio intervento "a braccio" alla Confindustria per l'accenno fatto al Parlamento» mostra il documento che recita: «...Il Presidente del Consiglio non ha praticamente nessun potere perché, come sapete, la Costituzione è stata scritta dopo il ventennio fascista - ha detto Berlusconi -. Non è stato dato nessun potere al Governo e tutti i poteri sono stati dati al Parlamento. Il Parlamento è pletorico: ci sono infatti 630 deputati, quando ne basterebbero 100. È chiaro che per arrivare a questo dovremmo arrivare ad un disegno di legge di iniziativa popolare perché non si può chiedere ai capponi o ai tacchini di anticipare il Natale! Credo che questo sia e debba essere chiaro a tutti» sin qui il testo stenografico. Cui seguono le conclusioni del premier: «evidentemente l'antico vizio stalinista di capovolgere la realtà non è mai venuto meno». Per il presidente dei senatori Pdl Maurizio Gasparri «è il solito vecchio vizio stalinista di ribaltare la realtà». Mentre Bossi (che in un comizio ha anche suggerito la possibilità che i salari siano proporzionali al costo della vita) lascia la polemica e va al sodo. «Una riduzione dei numeri in Parlamento? È possibile, ma richiede tempi lunghi, come tutto quel che riguarda la Costituzione». E comunque, di fronte ai colpi bassi degli avversari, Berlusconi sa come premunirsi. Ecco che allora il premier avrebbe già pensato a come virare l'attenzione internazionale dalle storie di veline e avvocati inglesi a quanto fatto dal governo nel suo primo anno di vita. L'idea è quella di, attraverso ambasciate, istituti italiani di cultura, uffici collegati al nostro Paese, organizzare una serie di workshop ed incontri sull'operato del governo italiano. Un esempio tra tutti: raccontare il terremoto dell'Abruzzo, i numeri della tragedia che ha colpito L'Aquila, evidenziando quanto fatto dall'esecutivo sin dalla prima ora. Così come per i rifiuti a Napoli, per la crisi economica, per l'immigrazione. L'obiettivo è utilizzare i cavalli di battaglia per riportare sotto i riflettori internazionali le questioni vere. Prima del G8. In questo scenario, Berlusconi ieri aveva in agenda una lunga intervista alla Cnn. Oltre ad una serie di testate locali con le quali registrare interviste. Ma Palazzo Chigi ha rinviato tutto. Sarebbe stato lo stesso premier, a quanto raccontano i suoi, a decidere di rimandare le riprese perché colto di nuovo da un fastidioso torcicollo. Intanto continua il gossip sulla ragazza partenopea. Ieri il sito di Repubblica ha pubblicato le foto della festa del Milan dello scorso dicembre, con Fedele Confalonieri seduto accanto a Noemi Letizia e la mamma. Notizia subito liquidata dal presidente Mediaset: «Era una festa con 900 persone, che ne sai chi ti mettono accanto...».