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Allarme influenza a Roma Chiudono 2 scuole per una settimana

Studenti davanti l'ingresso del Convitto Nazionale (Foto Gmt)

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Per ironia della sorte, poi, i ragazzi frequentano due gloriosi e prestigiosi istituti dello stesso quartiere, Prati-Delle Vittorie, cioè il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II e il liceo classico Dante Alighieri. Ieri mattina, quando ormai la notizia era apparsa sui giornali, il vice ministro Ferruccio Fazio «al fine di limitare al massimo la diffusione dell'infezione da virus» come si legge in una nota, e in accordo con il Ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha richiesto la chiusura delle due scuole (che riprenderanno le lezioni il 28 maggio) dove peraltro, già nei giorni precedenti, erano scattate le prime misure di contenimento dell'infezione. Le Asl competenti hanno attivato la sorveglianza dei giovani considerati «casi sospetti» e contattato gli insegnanti che avevano viaggiato con loro disponendo che gli studenti non tornassero a scuola per i sette giorni successivi al ritorno in Italia. Sull'intera vicenda è intervenuto ieri il sindaco Gianni Alemanno: «Siamo rimasti profondamente perplessi perchè il ministero ha ordinato le chiusure delle scuole senza preavvertire il Comune e le altre istituzioni locali. È un atteggiamento sbagliato», ha detto il primo cittadino romano.  Alemanno ha reso noto che parlerà «con i responsabili del ministero. Ci sembra, comunque, necessario che in casi del genere il Comune venga preavvisato». Il ministro Fazio ha detto che gli otto liceali facevano parte di un gruppo di 400 studenti italiani che ha raggiunto un gruppo di altri 10 mila studenti a New York. «Stiamo ora rintracciando tutti gli altri per verifiche». Cioè sapere se siano andati a scuola dopo il rientro. Fazio ha spiegato, che «sono coinvolte altre quattro scuole in Sicilia. Stiamo cercando di verificare se ci sono altri casi. Se non saranno accertati le scuole non chiuderanno». Nell'isola sarebbero quattro i casi sospetti. «Stiamo adottando tutte le precauzioni necessarie per evitare possibili rischi per i ragazzi. È necessario agire con la massima tempestività. È necessario che tutte le strutture scolastiche siano attentamente monitorate» ha fatto sapere il ministro Gelmini. In Italia i casi sono saliti a 15: l'ultimo è il figlio della donna di Trieste a cui mercoledì scorso era stata diagnosticata l'influenza al rientro dagli Usa.

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