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No global pronti all'assalto del vertice G8 di Roma

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.Le prime avvisaglie si sono avute ieri a Torino e oggi si replica con un altro corteo nel capoluogo piemontese. Ma l'attenzione dei responsabili dell'ordine pubblico sono rivolti al prossimo appuntamento a rischio violenza no global. A fine maggio infatti a Roma si svolgerà il G8 della sicurezza che vedrà riuniti i ministri dell'Interno e della Giustizia degli otto paesi. Il vertice si farà, come già previsto, in una struttura della Polizia di Stato della capitale. La «Rete No G8» ha già pianificato le sue azioni ed è pronta a sfidare eventuali zone rosse che fossero pinificate per limitare le manifestazioni. Gli slogan sono tutti contro il ministro Maroni al quale viene ormai associato l'appellativo di razzista. E sulla spinta dei respingimenti verso la Libia gli antagonisti hanno proclamato le loro azioni contro «il razzismo di Stato». Un modo per coinvolgere le masse di immigrati e cavalcare così le proteste di chi cerca di ottenere il permesso di soggiorno attraverso le agitazioni. I No global hanno annunciato un corteo il 30 maggio che, nelle loro intenzioni, dovrebbe partire dal Pigneto, zona a forte concentrazione multietnica di Roma est, per arrivare fino a piazza Vittorio. Ma l'intenzione è quella di tracimare nel centro città fino alla sede del vertice. Nei giorni precedenti, 28 e 29 maggio, sono stati annunciati blitz e azioni dimostrative in vari luoghi della Capitale e nelle vicinanze della sede del summit G8 dei ministri dell'Interno e della Giustizia. Parole d'ordine appunto «contro il razzismo di Stato e per i diritti dei migranti». La marcia di avvicinamento al vertice de L'Aquila di luglio si preannuncia così ricca di momenti ad alta tensione. A Roma un primo assaggio potrebbe esserci già giovedì 21 maggio quando a Piazza Navona si svolgerà un lungo sit-in contro la guerra, le basi Nato, le armi nucleari, lo scudo stellare e chi più ne ha più ne metta. Poi sabato a Milano, corteo anche questo contro il razzismo. Parola che già ieri a Torino ha trovato largo spazio negli slogan urlati dai manifestanti dell'Onda. Il Viminale da tempo prepara le contromosse. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha già annunciato che nei giorni del vertice nel capoluogo abruzzese sarà sospeso Schengen «per un congruo periodo di tempo». La minaccia delle frange anarchiche che da mezza Europa si possano riversare in Italia è molto alta. Da mesi sui siti che fanno riferimento alla galassia antagonista e anarchica appaiono appelli per l'appuntamento di luglio in Italia. Lo spostamento del G8 da La Maddalena a L'Aquila ha creato problemi non solo agli organizzatori ma anche ai contestatori. La zona terremotata non è facile da raggiungere e i controlli di polizia potrebbero essere più semplici. L'autostrada «A 24» sarà disseminata di forze dell'ordine e la sede del vertice nella caserma della Guardia di Finanza a Coppito è in un zona facilmente «difendibile». Su alcuni siti antagonisti si è iniziato ad amplificare le proteste dei terremotati per cercare di creare un terreno favorevole a eventuali manifestazioni nella zona colpita dal teremoto. Al Viminale intanto si stanno predisponendo le contromisure in sinergia tra le forze dell'ordine e i servizi segreti soprattutto per quanto attiene ai gruppi più violenti. Anche l'Europol ha messo a disposizione i suoi dati sui movimenti anarchici e black bloc. Questi ultimi a Strasburgo, durante il vertice Nato, sono riusciti a provocare violenze. Nel mirino dei contestatori, secondo le relazioni dei responsabili dell'ordine pubblico, oltre ovviamente la sede del vertice, banche, negozi e uffici pubblici. Una strategia già vista a Londra, Strasburgo, Atene e in altre manifestazioni no global di questi ultimi tempi.

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