«Possono essere ancora più violenti»
Ilbreve ritratto sulla pagina online del Foglio recita: «È editorialista de Il Foglio. Dal 1984 al 1997 ha vissuto in Francia ed è stato giornalista del quotidiano francese Libération». Ma Lanfranco Pace è molto di più di queste poche righe. Con Oreste Scalzone e Franco Piperno ha fatto parte del gruppo dirigente di Potere Operaio. Movimento extraparlamentare che negli anni '70 cantava: «La classe operaia, compagni, è all'attacco. Stato e padroni non la possono fermare». Pace, sabato a Torino i Cobas hanno contestato il leader della Fiom Rinaldini, gli operai ricominciano la lotta? «Francamente non mi sembra ci siano analogie». E quali sono le differenze? «Ad esempio manca la componente giovanile che è quella più naturalmente portata allo scontro». C'è l'Onda. «Non mi sembrano molto attrezzati». Ma c'è o no il rischio che queste contestazioni possano diventare più violente? «Possono sicuramente aumentare di livello anche perché ci sono zone del Paese in cui il malessere è più alto. E con l'aria che tira, con la crisi che durerà almeno un anno ancora, il rischio c'è. Anzi sono stupito da quanto poco siano stati violenti fino ad ora». Quanto influisce il fatto che questi movimenti non siano rappresentati? «Questi movimenti non hanno mai avuto rappresentanza politica». E la sinistra cosiddetta radicale? «La sinistra non c'è più da lustri. Soprattutto nella sua capacità di incoraggiare la costruzione di una società migliore. Anche se quelli di sabato non vogliono una società migliore. Vedono la crisi e vogliono più soldi. Per questo sono più difficili da governare». Quindi manca la componente ideale? «Sì. Ma possono comunque fare male, possono essere più violenti. E, soprattutto, possono creare un mix esplosivo con tutto ciò che, simultaneamente, si sta muovendo in Europa». Cosa deve fare la politica? «È soprattutto un problema di ordine pubblico. Non è un fenomeno sociale così grande con cui trattare e scendere a patti. Politicamente non cambiano nulla per non indeboliscono il governo e non rafforzano l'opposizione». Però sanciscono sicuramente il fallimento del sindacato? «La cosa che mi ha colpito è che i Cobas che impedivano a Rinaldini di parlare avevano la sua stessa età o addirittura erano più vecchi. Quello che è successo sabato è un disconoscimento del ruolo. E comunque i sindacati in Italia sono un miracolo: rappresentano una piccola parte della forza lavoro e vogliono comandare tutto loro».