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Pd-Lega, scontro in aula

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"Per coprire tutto questo vostro fallimento avete scelto di impugnare la lotta all'immigrazione". Dario Franceschini attacca, nell'aula della camera, le politiche del Governo in tema di immigrazione e spiega: "Noi siamo pronti ad usare la durezza che serve per contrastare tutto ciò che c'è di criminale legato all'immigrazione clandestina, dal racket allo sfruttamento. Quando eravamo al Governo, nel 2006, sono stati 90mila i respingimenti, ma tutti rispettando la dignità della persona, il diritto internazionale, il diritto all'asilo politico. Noi vogliamo aiutare l'immigrazione regolare. Aiutare l'integrazione è il metodo migliore per contrastare l'immigrazione irregolare. Voi avete scelto di trasformare i barconi di disperati scappati dalla devastazione in spot elettorale per qualche voto in più. Uno spot elettorale contro la vostra stessa legge, la Bossi Fini, per la quale i respingimenti devono essere individuali e non collettivi". Maroni ripete più volte di non voler replicare agli "insulti" che si sono levati dalle file dell'opposizione: "Hanno evocato le leggi razziali, le camicie nere, periodi della storia il cui solo pensiero mi ripugna... Sono parole che mi fanno male, ma non spostano di un millimetro le mie convinzioni. La verità è che questa sinistra ha votato contro, ad esempio, misure contro la mafia: così si favoriscono le collusioni con la mafia. Nemmeno una parola su queste norme, forse ci sono tanti interessi in ballo...". Maroni torna sul richiamo ricevuto in Aula dalla Bindi per aver replicato al leader del Pd: "Non lo ha fatto dopo, quando gli interventi dei rappresentanti della maggioranza sono stati interrotti, ognuno risponde alla propria coscienza...".   Nel suo intervento, il segretario del Pd ha anche sottolineato: "Nella fretta di costruire questa bandiera avete di fatto reso impossibile l'iscrizione all'anagrafe dei bambini figli di clandestini, bambini invisibili". Poi aggiunge ancora: "Non avete ascoltato le parole dei vescovi italiani, voi che siete sempre cosi'ipocritamente devoti quando c'è di mezzo il consenso usate parole di disprezzo anche nei confronti della Chiesa. Quando la politica si trasforma in caccia morbosa dei consensi, quando calpesta il diritto e i valori non è più degna di essere chiamata politica" .  

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