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Maroni: "Contrastare clandestini con ogni mezzo"

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“Contrastare il fenomeno dell'immigrazione clandestina e i traffici che su di esso organizza la criminalità, non solo è un diritto dell'Italia ma anche un suo preciso dovere etico”. È quanto tiene a sottolineare il ministro dell'Interno Roberto Maroni, consegnando nel porto di Gaeta, in provincia di Latina, tre motovedette della Guardia di finanza alla Guardia costiera libica, per le azioni di pattugliamento in mare e di respingimento. “Abbiamo l'obbligo morale, prima che il diritto, di contrastare l'immigrazione clandestina e il traffico di esseri umani con ogni mezzo”, afferma il titolare del Viminale ma per Maroni, “ciò non vuol dire chiudere la porta davanti a chi scappa dalla guerra e dalla fame e in tal senso l'Italia ha sviluppato il miglior sistema di accoglienza per chi viene nel nostro paese per lavorare. Ma opporremo un netto contrasto nei confronti di chi vuol venire per altri scopi. Tanti sono gli strumenti a nostra disposizione e, con l'approvazione in Parlamento del ddl sulla sicurezza, ne avremo di ulteriori”. Le imbarcazioni, in base agli accordi stilati tra il governo italiano e quello libico, saranno operative davanti alle coste libiche nel contrasto del fenomeno dell'immigrazione clandestina. Si tratta dei primi tre guardacoste della classe 'Bigliani' che l'Italia consegna alla Libia; altrettanti saranno ceduti nelle prossime settimane. Alla cerimonia hanno presenziato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, il comandante generale della Guardia di finanza, Cosimo D'Arrigo, e l'ambasciatore libico in Italia, Gaddur.  

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