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Lo sceicco e il webmaster ideologi della jihad in Europa

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Unafigura di spicco del movimento qaedista in Europa. Bassam Ayachi, nato ad Aleppo in Siria 62 anni fa, è qualcosa di più di un semplice imam integralista. È un reclutatore con legami alla rete di fondamentalisti che risalgono agli anni '90. A quel tempo più volte nei suoi sermoni in Francia ad Aix-an-Provence aveva proclamato le sue posizioni anti occidentali e la sua simpatia per il Gruppo islamico armato, il famigerato Gia algerino che ha seminato morte in Algeria ma anche in Francia. Lo sceicco Bassam lascia il sud francese in tutta fretta nel 1992 quando è costretto a chiudere per fallimento il suo ristorante «halal» inseguito tra l'altro dall'ufficio delle tasse francese per frode fiscale. Riparato in Belgio fonda il Centro islamico belga vicino al «Hizb ut Tahir» il partito transnazionale che propugna la ricostituzione del Califfato e la distruzione di Israele. Bassam Ayachi in Belgio diventa un'autorità tra i fondamentalisti. Noti i suoi contatti con altri predicatori «europei» come Mohammed Bakri, espulso dal Regno Unito e già portavoce ufficale di Al Qaeda in Europa. Nel suo centro islamico Bassam celebra matrimoni «importanti». È lui che unisce Malika al Arou con Dahmamne Abdessatar che 48 ore prima dell'attacco dell'11 settembre ucciderà in Afghanistan il comandante Massud. Bassam celebrà anche un altro matrimonio di terroristi: quello tra Amor e Ellateah Driss entrambi condannati per un attentato progettato dalla cellula di Nizar Trabelsi, il tunisino finito in manette il 13 settembre 2001. Trabelsi, condannato a 10 anni di carcere dalla magistratura belga, voleva colpire la base Nato di Oleine Brogel. In casa aveva armi e manuali per la costruzione di ordigni. Il Centro islamico belga diviene così tra il 2000 e il 2005 un centro di propaganda e arruolamento. Le indagini della polizia belga e francese risalgono in più di un'occasione al nome dello sceicco Bassam e del suo webmaster Raphael Gendron, ingegnere fancese convertito e arruolato nella jihad. È lui l'uomo della propaganda che gestisce i siti sul web dove vengono diffusi i discorsi dei leader di Al Qaeda, Bin Laden, Zawahiri, Zarqawi e Yahia Al Libi. La fedeltà alla causa porta Bassam a dare al suo ultimogenito il nome di Mohammed Atta, il capo dei dirottatori dell'11 settembre. I due vengono coinvolti in molte indagini in Francia e Belgio. Su di loro pesa l'accusa di aver progettato un attentato a Nicolas Sarkozy nel 2004 quando ricopriva l'incarico di ministro dell'Interno di Parigi. Contro di loro anche l'accusa di aver organizzato campi di addestramento vicino al villaggio di Agimont nei boschi delle Ardenne. La polizia belga nel dicembre scorso ha arrestato 14 persone legate al Centro islamico di Bassam che volevano colpire con un attacco suicida il vertice dei capi di stato europei a Bruxelles. Tra gli arrestati, alcuni dei quali avevano già videoregistrato il loro testamento anche la vedova del killer di Massud, Malika El Aroud. Mau. Pic.

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