Craxi: "Così l'Onu perde di credibilità"
«Basta. Non è possibile che ancora una volta l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati dia lezioni all'Italia. Loro sono lontani dai problemi con i quali noi conviviamo ogni giorno. Pensi che da gennaio ad oggi i clandestini sbarcati sulle nostre coste sono aumentati del 75 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Non possiamo continuare in questo modo». Così, dati alla mano, il sottosegretario agli Esteri, Stefania Craxi, respinge le accuse che arrivano dall'Onu e continua: «Se questa organizzazione internazionale persevera ad alzare strali contro l'Italia non fa altro che perdere credito a livello internazionale perché la verità è un'altra ed è quella che noi stiamo dando dimostrazione di affrontare il problema. E lo stiamo facendo da soli». Sottosegretario Craxi, prima il Consiglio d'Europa, poi l'Onu, chi sarà il prossimo a bacchettare l'Italia? «Spero nessuno. E se per caso dovesse accadere lo inviterò a venire con me a Lampedusa. Ci sono stata di recente e lo spettacolo è stato a dir poco sconvolgente. Ormai la criminalità che sfrutta i "viaggi della disperazione" ha capito che l'Italia accetta tutti e che la nostra Guardia Costiera continua a prestare soccorso alle "carrette del mare" anche in acque territoriali non di propria competenza». Una tirata d'orecchie a Malta? «Certo. Malta deve iniziare a fare il suo dovere dato che percepisce cospicui finanziamenti dall'Unione Europea per soccorrere i clandestini nelle proprie acque territoriali. Ma anche la Commissione deve iniziare a dare delle regole più ferree e soprattutto deve impegnarsi a promuovere trattati con i Paesi dai quali partono questi clandestini». Trattati come quelli che l'Italia ha stipulato con la Libia? «Con quella firma si è stipulato un patto di amicizia, partenariato e cooperazione che va nella giusta direzione: collaborare per regolamentare i flussi migratori. Nei primi sette mesi del 2008 abbiamo accolto 12.500 clandestini, il 125% in più rispetto allo stesso periodo del 2007. Non possiamo permettere che si continui su questa strada». Eppure l'Onu accusa l'Italia di respingere anche chi ha diritto di asilo politico. «Nel 2008 il nostro Paese ha accettato 20 mila richieste divise tra quelle di status di rifugiato e quelle di protezione umanitaria. I dati parlano da soli dato che i clandestini approdati erano in tutto 31.000». Oggi (domani, ndr) alla Camera si voterà la fiducia sui maxiemendamenti al ddl Sicurezza. Come giudica la posizione di Fini su questa vicenda? «Il presidente della Camera mi ricorda alcuni esponenti di spicco del partito socialista degli anni '80 e '90. C'era chi apparentemente faceva sponda a Craxi e poi, quando mio padre ebbe problemi, sparì nel nulla». Ovvero? Ride. «Non mi faccia continuare. Però le dico che ci sono due modi per lavorare: uno è quello di finire sui giornali, l'altro è trovare il modo per risolvere i problemi. Consiglierei a Fini di preferire il secondo».