La Commissione Ue promuove la politica del governo

Adirlo non è un elettore del centrodestra ma il portavoce del Commissario Ue alla giustizia, libertà e sicurezza Jacques Barrot. Nessun commento, invece, della Commissione europea sulle dichiarazioni del commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa Thomas Hammarberg che ha criticato non solo le scelte dell'Italia, ma anche il silenzio della Ue. «Non spetta a noi commentare», ha osservato Michele Cercone spiegando che la politica dei respingimenti in acque internazionali non è la prima volta che si verifica ed è, in questo senso, da considerare un fatto «usuale». Barrot, ha ribadito Cercone, solleverà il problema dell'immigrazione clandestina al prossimo Consiglio dei ministri che sarà chiamato a confrontarsi su azioni concrete da prendere. Contemporaneamente il commissario giudica positivamente l'ipotesi di aprire in Libia un punto organizzato gestito dalla Ue o dall'Alto commissariato per i rifugiati dell'Onu per gestire all'origine la questione dei flussi di immigrati clandestini. La proposta è stata avanzata dal presidente del comitato interparlamentare su Schengen, Margherita Boniver, e Barrot la riproporrà sia al prossimo Consiglio dei ministri Ue degli Interni a giugno, sia nel suo prossimo viaggio in Libia.