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Esplode una palazzina, morte 2 donne

Immagini dell'esplosione a Mostacciano, Roma

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La prima vittima è stata sbalzata nel cortile dello stabile dove viveva con il fidanzato Cosimo Marano, di 33 anni, e i genitori di lui. L'altra, ex moglie del cugino di Cosimo, abitava in un appartamento vicino e a causa dell'onda d'urto è stata schiacciata, mentre dormiva, da una parete di foratini. Sulle cause ci sono due piste investigative: l'incidente o il tentativo di suicidio da parte dell'anziana di 72 anni, Catalina Civicos Gonzales, che viveva da sola nella casa da cui sarebbe partita la fuga di gas. Ora è ricoverata in coma all'ospedale Sant'Eugenio con ustioni sul 80 per cento del corpo. Feriti anche Concetta Palombo, madre del fidanzato della ragazza morta e il figlio, Cosimo, che ha riportato una frattura alla gamba. Si è salvato soltanto perché si era già alzato dal letto e si stava preparando in bagno per raggiungere il padre nel loro bar pasticceria a Centocelle mentre la fidanzata, cresciuta a Vercelli ma da sette mesi in quell'appartamento, è rimasta a dormire. Con l'esplosione, la madre di lui, Concetta, è «volata» in strada, ai piedi dello stabile. Adesso, in ospedale, parla di miracolo. Elisa, invece, pure lei sbalzata fuori dall'abitazione, non ce l'ha fatta. È morta sul colpo. I vigili del fuoco hanno lavorato parecchio, dietro un lenzuolo verde, per «liberarla» dalla rete del letto insanguinata. Un'ala del palazzo di via Maestrini è completamente distrutta. Al primo piano restano soltanto i pilastri. Si intuisce il salone, con un divano beige, e il bagno con la vasca. Sventolano le tende della camera da letto. Da tutti gli altri lati soltanto macerie, che ricoprono le auto parcheggiate nel cortile. Una minicar grigia ha ancora le frecce che lampeggiano. Ma i detriti sono arrivati fino ai palazzi al civico 377 e contro i negozi che si trovano di fronte. L'onda d'urto ne ha «schiacciato» le saracinesche. Anche alcuni palazzi vicini sono lesionati. Sono stati costruiti una quindicina d'anni fa: Casal Brunori è uno dei nuovi quartieri a sud della Capitale, tra via Pontina e via Cristoforo Colombo. Il boato l'hanno sentito anche nelle zone limitrofe, a Spinaceto e Mostacciano. Centinaia di persone già poco prima delle 7 si sono accalcate di fronte al palazzo. L'esplosione ha devastato quattro appartamenti e lesionato gli altri dieci della scala A del condominio in via Maestrini 373. Il magistrato ha disposto il sequestro dello stabile, il cui stato preoccupa il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Gioacchino Giomi: «Al primo piano una delle travi è piegata, c'è il rischio che crolli un'ala dell'edificio». Sono ventotto gli sfollati, in tutto dieci famiglie, alloggiate in un albergo. Gli altri hanno preferito trasferirsi a casa di familiari. Alcuni sono stati sistemati in un residence in via Laurentina ma oggi saranno spostati in alloggi comunali sull'Ardeatina. Mentre novanta inquilini (quelli delle scale B e C, ritenute agibili dai vigili del fuoco) sono rientrati nei loro appartamenti alle 7 di ieri sera. Sul fronte delle indagini non si esclude, oltre all'incidente, l'ipotesi di un tentativo di suicidio da parte dell'anziana. La donna spagnola, vedova, vive sola da anni e, secondo i vicini di casa, «era molto depressa». Due mesi fa ha perso il figlio, agente immobiliare di 44 anni, hanno raccontato alcuni condomini. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, e oggi il pm Francesco Scavo potrebbe acquisire dai vigili del fuoco e dagli investigatori i primi elementi tecnici che potrebbero chiarire le cause della fuga di gas. Saranno presto disposte le autopsie sui corpi delle due donne morte nell'esplosione.

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