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Europee, Franceschini: "Il voto per l'Idv è inutile"

Dario Franceschini

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"Quella del 6 e 7 giugno è una partita che determinerà la qualità della democrazia italiana nei prossimi anni, perché le democrazie sono basate su un rapporto di forza che, naturalmente, è tra le forze più grandi". Per questo Dario Franceschini torna a sottolineare che "è evidente che il giorno dopo si misurerà la distanza tra Pdl e Pd e su quella distanza si capirà se Berlusconi ha stravinto o se l'Italia avrà ancora un equilibrio di forze". Una riflessione che, dallo studio di "In mezz'ora" come aveva fatto in mattinata al teatro Eliseo, il leader Pd rivolge "anche a chi rischia la via della delusione, anche nei nostri confronti, perché magari si aspettava di più dal Pd e ha la tentazione di sprecare un voto di protesta, per dare un segnale. Devono sapere - scandisce - che non è momento né di astenionismo né di voto di protesta". "Penso che l'Italia non ha bisogno di svegliarsi sotto un padrone assoluto. Sta suonando il campanello di allarme.  Dico agli italiani - aggiunge - attenzione perché l'otto giugno potremmo svegliarci in un Paese diverso da quello che ci hanno lasciato i nostri padri".  Alle elezioni europee "il dato politico che si misurerà sarà solo la distanza fra il Pdl e il Pd".  Se la "delusione" nei confronti del Pd si tradurrà "in astensionismo o in voto di protesta, perché il voto a Di Pietro è protesta, è chiaro che non è un progetto politico", la cosa "avrà un impatto enorme sugli equilibri di forze", ammonisce il leader democratico. E a quel punto "rischieremmo di svegliarci in un paese con un padrone assoluto". "Non c'è momento più sbagliato di questo - rincara la dose Franceschini - per scegliere l'astensione o il voto di protesta". Ma la risposta del leader dell'Idv al segretario del Pd non si fa attendere. "L'unico vero voto utile, oggi, è quello a favore di quei partiti e di quelle persone che si oppongono allo strapotere razzista, fascista e xenofobo di Berlusconi. Non certo quello di chi se ne ricorda, ipocritamente, soltanto sotto le elezioni e solo per fini elettorali". Replica così il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, alle parole di Dario Franceschini. "Men che meno - prosegue Di Pietro - ha titolo a chiedere il voto utile, per combattere Berlusconi, chi non ha avuto il coraggio di sfidarlo in prima persona nè di porsi come partito di resistenza. Noi dell'Italia dei Valori siamo il vero voto utile perchè testimoniamo la lotta di chi, negli ultimi anni, ha combattuto in tutti i modi in difesa della democrazia di questo Paese e delle sue istituzioni, a cominciare dal milione di firme raccolte per promuovere il referendum per fermare il Lodo Alfano, l'impunità che Berlusconi si è fatto. Raccolta di firme - conclude - nei cui confronti il Pd ha storto il muso, scegliendo di non appoggiare questa battaglia di democrazia".    

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