Torna il dicastero della Salute Fazio presto nuovo ministro
Equindi ormai non era più una novità. Quello che, invece, dalle parti del ministero del Welfare si sperava fino all'ultimo, era forse evitare lo scorporamento. Ma così non è stato. Così, non è stato. E preso, il dicastero di Lungotevere a Ripa tornerà ad avere vita propria, ritornando ad essere il ministero della Salute. Operazione che ha preso parecchio tempo della riunione dei ministri di ieri. Se n'è parlato parecchio, con il premier che ancora una volta ha ribadito a tutti l'esigenza di fare delle «nomine necessarie» per il lavoro di tutta la squadra. Tra i ministri riuniti nella sala di Palazzo Chigi, c'è stato anche qualche attrito. Nulla a che vedere con l'upgrading del governo. Almeno non ufficialmente. Però, prima tra Stefania Prestigiacomo e Angelino Alfano, poi si è aggiunto anche Maurizio Sacconi, il dibattito è stato piuttosto acceso. Si diceva nuove nomine. La squadra di Governo salirà a 64 membri con la nomina a breve di tre nuovi sottosegretari; Michela Brambilla diventa ministro del Turismo senza portafoglio; Ferruccio Fazio è nominato vice ministro, anche tra poco diventerà ministro per la Salute con la creazione di un dicastero autonomo scorporato dal Welfare; cinque sottosegretari vengono promossi vice ministri. La Brambilla ha giurato in serata per il nuovo incarico, i vice a breve si vedranno attribuita la nomina, mentre per gli altri aggiustamenti si dovrà attendere l'approvazione da parte del Parlamento, con corsia preferenziale per un sì rapido, di un ddl che appunto scorpora la Salute dal Welfare, e con la previsione di "altri due sottosegretari" al Lavoro e di un sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, che coadiuverà il ministro Elio Vito. Michela Vittoria Brambilla, attualmente sottosegretario, diventa dunque ministro del Turismo senza portafoglio. La "rossa" del Pdl, corona con successo la sua corsa politica iniziata con i i Circoli della Libertà da lei stessa fondati. Il decreto di nomina è stato firmato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e in serata il neoministro è salita al Quirinale per il giuramento di rito. Insieme a lei il presidente del Consiglio e il sottosegretario Gianni letta. «Il fatto che il turismo torni ad essere rappresentato in seno al Consiglio dei Ministri è motivo di grande soddisfazione non soltanto per me ma anche per tutti coloro che, operando attivamente in questo settore, sono da tempo consapevoli di come esso possa costituire un importante volano per lo sviluppo della nostra economia», commenta a caldo il nuovo ministro. Quasi immediata anche la promozione di cinque sottosegretari a vice ministri, uno in più rispetto alla lista annunciata in un primo momento. Si tratta di Giuseppe Vegas (Economia), Paolo Romani (Sviluppo economico), Roberto Castelli (Infrastrutture), Adolfo Urso (Sviluppo economico), e Ferruccio Fazio (Welfare-sanità). Ma per quest'ultimo, come detto, è in arrivo la promozione a ministro. «Si tratta di nomine necessarie», commenta Berlusconi al termine del Consiglio dei ministri. Mentre è «indispensabile» l'affiancamento di un sottosegretario per Elio Vito: «Cerca di essere ubiquo ma i miracoli non si possono chiedere in eterno», dice il premier. Più complicato il giro di valzer al ministero del Welfare. Il futuro ministro della Salute Ferruccio Fazio potrà contare su due sottosegretari che con ogni probabilità saranno Francesca Martini ed Eugenia Roccella, già in carica al Welfare con deleghe proprio sulla Sanità. Il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, che finora poteva contare su quattro vice (Pasquale Viespoli, Fazio, Martini e Roccella) avrà, oltre a Viespoli, i due sottosegretari di nuova nomina. Saranno dunque solo le nomine dei tre nuovi sottosegretari a far aumentare a 64 la squadra di Governo: i 60 previsti per legge dalla Finanziaria 2008, più Guido Bertolaso già nominato sottosegretario da tempo, più ancora i tre che saranno nominati con l'approvazione del ddl che modifica proprio la Finanziaria 2008. Gia.Ron.