Maroni: "Fiducia entro la settimana"
"Chiediamo che sia votata la questione di fiducia immediatamente, se la Camera deciderà che non si può votare domani e dopodomani perchè ci sono le liste elettorali per le provinciali da presentare non posso fare niente per impedirlo". Il ministro Roberto Maroni, al termine della riunione di maggioranza alla Camera, non nasconde la sua contrarietà all'idea di far slittare il voto sul ddl sicurezza alla prossima settimana (che ridurrebbe a due le settimane a disposizione per votare il provvedimento che deve tornare al Senato) e avverte che «se si rinvia di una settimana il voto, si rinvia l'entrata in vigore delle norme e quindi si dovranno rimettere in libertà tra i 200 e i 400 clandestini, che potrebbero invece essere trattenuti se si approva per tempo il prolungamento nei Cie». «Abbiamo chiesto formalmente come governo che si valutino gli emendamenti che presenteremo e che si possa votare subito il primo e il secondo voto di fiducia già domani sera e il terzo venerdì - spiega Maroni -: ci sono i tempi per farlo, perchè le liste si possono presentare entro sabato». Maroni spiega che i tre maxiemendamenti al testo, modificati secondo le osservazioni tecniche fatte dagli uffici della Camera sono pronti e puntualizza comunque che il testo «è chiuso, anche se si voterà la prossima settimana». Quindi difende, ancora una volta, la decisione «saggia» (specie alla luce del voto segreto sul Trattato di Prum sul quale il governo è stato battuto questa mattina.) di non «esporre il governo al rischio di dissensi interni alla maggioranza. Dissensi che non riguardano solo i merito del provvedimento». «Sono stati espressi dissensi nel merito, sul prolungamento della permanenza nei Cie e sul reato di immigrazione clandestina - spiega Maroni -, e dissensi di altro tipo. Dissensi che si manifestano, per chi non ha il coraggio di farlo mettendoci la propria faccia, nel voto segreto». «Spero che passata la turbolenza della fusione e della nascita del Pdl, e ora delle candidature - commenta Maroni -, il clima si rassereni». Come accade nella Lega dove «il clima è idilliaco». «Abbiamo chiuso le liste per le europee e le amministrative senza alcun problema - assicura Maroni -, cosa che non si verificava da parecchio tempo. Quanto al ddl sulle Intercettazioni Maroni ha spiegato che «oggi in Cdm il ministro della giustizia ha chiesto al governo di essere autorizzato a porre la fiducia, se e quando sarà necessario. È una cosa che si fa normalmente - sottolinea Maroni - ogni volta che c'è l'approvazione di un decreto legge».