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Burocrazia, il governo accelera la lotta agli sprechi

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Maanche mettendo in conto i risultati già raggiunti con le norme taglia-oneri che stanno permettendo risparmi per imprese e famiglie per oltre 5 miliardi l'anno. I ministri della Funzione pubblica e del Lavoro, Renato Brunetta e Maurizio Sacconi, hanno infatti illustrato i primi risultati dei piani di riduzione degli oneri che, per il momento, riguardano circa 2 milioni di imprese. I primi tagli di adempimenti riguardano i settori del lavoro e della previdenza e quello della prevenzione incendi, ma in vista ci sono quelli previsti per i beni culturali, ambiente e fisco: l'obiettivo è quello di arrivare ad una riduzione degli oneri amministrativi che gravano sulle imprese del 25% entro il 2012. Su Lavoro e Previdenza sono attesi risparmi per 700 milioni di euro che si aggiungono ai circa 4,1 miliardi già tagliati, per un totale quindi di 4,8 miliardi l'anno (-48% costi). Nella prevenzione incendi la riduzione dei costi è del 73% e il risparmio atteso è di 500 milioni di euro l'anno. In particolare per il lavoro è eliminato l'obbligo da parte del datore di lavoro di presentare il Documento Unico di Regolarità Contributiva, il cosiddetto Durc, per la partecipazione agli appalti pubblici. L'eliminazione di quest'obbligo comporterà risparmi per circa 16 milioni di euro: poco in confronto all'altra semplificazione introdotta, quella che prevede un'unica comunicazione telematica dei dati retributivi e contributivi.

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