La scelta di Veronica "Chiedo il divorzio"
Ora basta, chiudo il sipario: divorzio da mio marito Silvio Berlusconi. La bomba esplode di prima mattina con le indiscrezioni di alcuni quotidiani, la Repubblica e la Stampa, che annunciano quello che in verità era già nell'aria dopo lo sfogo del 28 aprile scorso, con l'atto di accusa di Veronica Lario sulle veline candidate per le europee e il "ciarpame senza pudore". La notizia dell'avvio della pratica di divorzio, confermata poco dopo dalla stessa Lario, ha avuto un effetto deflagrante. I cronisti si sono precipitati in via del Plebiscito per intercettare il premier in procinto di lasciare la Capitale. Frenetici contatti con lo staff del presidente del consiglio per avere informazioni, ma le bocche sono rimaste sigillate. Niente è filtrato. Tutti i collaboratori contattati dai cronisti si sono limitati a dire che non sapevano nulla che non avevano indicazioni sul da farsi. Nel frattempo, di certo, Berlusconi è rimasto a consulto con i sottosegretari Gianni Letta e Paolo Bonaiuti, per decidere come fronteggiare la questione. Poi poco dopo le 11 l'auto del premier (all'interno anche il fratello Paolo Berlusconi) è uscita da palazzo Grazioli ma Berlusconi ha fatto solo un cenno di saluto con la mano senza fermarsi. Quindi è partito alla volta di Milano, dove peraltro si trova anche la moglie che, come è noto vive a Macherio (mentre Berlusconi ha la sua dimora alla villa di Arcore). Succissivamente in una dichiarazione il premier ha affermato: "E' una vicenda personale che mi addolora, che rientra nelle dimensione privata e di cui mi pare doveroso non parlare". Ora si attendono gli sviluppi di questa vicenda privata che, inevitabilmente investe anche la sfera pubblica, e politica. Sono infatti pesanti le affermazioni di Veronica Lario che, dopo la vicenda della partecipazione del marito al compleanno della diciottenne Noemi a Casoria, vicino Napoli, esce allo scoperto criticando, tra l'altro, le giovanissime frequentazioni attribuite a Berlusconi. Dice anche di aver tentato di "aiutare" suo marito e di aver "implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. È stato inutile". Da qui la decisione che non contempla ripensamenti: "Dopo 30 anni chiudo il sipario sulla mia vita coniugale, ma voglio farlo da persona comune e perbene, senza clamore. Vorrei evitare lo scontro".