L'influenza arriva in Italia
Il primo caso di influenza H1N1 in Italia è stato confermato ieri: si tratta di un uomo, 50 anni, che il 23 aprile scorso è rientrato con la moglie dal Messico (dove i due avevano soggiornato per alcuni mesi a Città del Messico in visita al figlio che s'è trasferito lì) con volo British a Malpensa. L'uomo è stato ricoverato il 27 aprile nel Reparto malattie infettive dopo che aveva accusato i classici sintomi influenzali. È stata iniziata terapia con Oseltamivir. Il primo test a cui è stato sottoposto s'è rivelato negativo. Il secondo tampone, invece, ha dato esito dubbi. Per questo i campioni sono stati inviati a Roma al laboratorio di virologia dell'Istituto Superiore della Sanità. E da qui è arrivata la conferma della presenza del virus. Le condizioni dell'uomo ora sono buone, già da due giorni non ha più febbre. Dopo l'accertamento del caso di A/H1N1, il direttore generale della Asl 1 di Massa Carrara, Antonio Delvino, ha predisposto l'immediato potenziamento del pronto soccorso, con infermieri e due medici in più per fronteggiare il possibile effetto di psicosi, ovvero un aumento dell'affluenza di persone che temono di aver contratto l'influenza. In effetti decine di telefonate di cittadini allarmati sono giunte alla Croce Rossa del territorio di Aulla dove appunto vive la famiglia dell'uomo contagiato. È invece scattata la profilassi per sette persone entrate in contatto con il cinquantenne: la moglie, il nipote, un cognato e quattro sanitari che, hanno assicurato i medici, stanno bene. Ed era già partito l'avviso per la sorveglianza sanitaria dei passeggeri del volo British airways, atterrato a Malpensa, su cui viaggiava la coppia massese. Resta sempre alto il traffico telefonico di cittadini che si sono rivolti al call center per avere informazioni sulla nuova influenza. Dal giorno della sua attivazione sono giunte al 1.500 circa 27.000 chiamate di cittadini. Molto visitato, pure, il Primo Piano sulla A/H1N1 nel sito www.ministerosalute.it.