I numeri non sono tutto
Certo, c'è la crisi mondiale e anche da queste parti i dati sono negativi. Ma cosa c'è dietro a quel meno 4,2%, e al 4,6% di rapporto previsto tra deficit e Pil e alla crescita del totale storico del debito? Non certamente la rassegnazione a questa tendenza. Ma una varia e molto ampia serie di risposte: con il paradosso di una società e di un sistema produttivo che stanno mostrando molta più capacità di innovazione e di sviluppo ora di quanta ne abbiano mostrata nei periodi in cui ci dicevamo che le cose andavano bene. Gli allarmi ci confondono anche di più. Guai a non darli, certo, ma anche gli allarmi sono capaci di oscurare proprio ciò che dovrebbero illuminare. Ieri sulle agenzie di stampa è stata diffusa la notizia del primo contagio in Italia da influenza messicana, neanche il tempo di capire bene dove fosse ricoverato il paziente e venivamo informati, sempre dalle agenzie, che era già guarito. Il sistema immunitario del paziente italiano ha risposto presto e con forza. Quello dell'economia italiana anche. La risposta è affidata ad armi tradizionali: gli ammortizzatori sociali rafforzati con dotazione da 12 miliardi per quest'anno e altrettanti per il prossimo per gli interventi ordinari e altri 8 miliardi nel 2009 per la cassa in deroga, quella che rappresenta con maggiore precisione la copertura di necessità straordinarie dovute all'andamento dell'economia (mentre si apprende che molte ore di cassa integrazione richieste preventivamente dalle aziende poi non sono state utilizzate). E la risposta immunitaria del sistema Italia è affidata anche ad armi innovative. La Fiat sta per concludere le manovre che la porteranno a reggere l'urto e a stare in piedi tra i grandi del mondo dell'automobile: in questo caso raggiungere la giusta dimensione aziendale significa lavoro e sviluppo. Anche l'Alitalia, per stare a un altro caso che ha appassionato, si sta trasformando, toccando in profondità quell'assurda organizzazione interna del lavoro che l'aveva messa a terra. Mentre da altri settori, per primo la chimica di Marghera, arrivano invece segnali preoccupanti. Quante cose sotto a quei numeri che abbiamo visto all'inizio. Ma è un sistema in movimento, niente a che vedere con il calo puro e semplice che sembrerebbe derivare dai numeri, o dagli allarmi, se preferite chiamarli così.