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Vertice tra pm e forze di polizia

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Ilcapo della Polizia a L'Aquila porta due messaggi. Il primo è essere «vicini alla gente», diventato il motto della Polizia di Stato. Il secondo messaggio è: lotta alle infiltrazioni criminali. Il prefetto Manganelli è giunto nel capoluogo abruzzese di buon mattino accompagnato dal suo vice Francesco Cirillo, responsabile della Criminalpol, e dal direttore della Dia. Primo incontro nella «questura in tendopoli» al centro de L'Aquila. «Celebreremo qui il 157° anniversario della fondazione della Polizia - ha detto Manganelli - il ministro dell'Interno e io, saremo qui il 9 maggio proprio per ricordare i caduti e per essere ancora una volta vicini, come del resto abbiamo fatto in più occasioni in questi giorni, ai poliziotti e alle loro famiglie». Poliziotti che, loro stessi vittime del terremoto, sin dal primo istante hanno continuato a svolgere il loro lavoro al servizio della popolazione. Il capo della polizia si è incontrato con il prefetto Franco Gabrielli e con il procuratore Alfredo Rossini per parlare di rischio criminalità. Un vero e proprio vertice al quale ha partecipato il questore Filippo Piritore e il capo della Mobile Salvatore Gava. Manganelli ha annunciato la costituzione di un gruppo interforze che vigilerà sulla ricostruzione. «Sta per entrare in vigore un decreto legge che prevede che il prefetto de L'Aquila diventi il coordinatore delle attività di prevenzione rispetto alle infiltrazioni criminali e si avvarrà delle forze territoriali in campo», ha spiegato Manganelli. Il capo della polizia ha anche confermato: «stiamo mettendo in moto la macchina operativa che garantirà la sicurezza per tutti» per il G8 a L'Aquila. «Avevamo già programmato tutto per il vertice della Maddalena, ma con le nuove indicazioni fornite dal Governo - ha spiegato Manganelli - siamo già pronti con misure adeguate per quello che si svolgerà all'Aquila».

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