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Piano casa, credito facile ai giovani

Un cantiere edile

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{{IMG_SX}}Accesso al credito agevolato per le giovani coppie che vogliono acquistare casa e meno vincoli per eliminare le barriere architettoniche. Sono questi i punti principali del piano casa che domani sarà all'esame della conferenza delle regioni e delle autonomie e giovedì dovrebbe andare all'esame del consiglio dei ministri. Il decreto che ha già passato lo screening del preconsiglio dei ministri è composto di otto articoli e contiene diverse novità. Confermata l'entrata in vigore delle nuove norme antisismiche, previste dalla legge 186 del 2004 e finora rinviate, che saranno operative con un anno di anticipo, a partire dal prossimo 30 giugno. Tutti gli interventi di ampliamento non potranno essere realizzati nè si potranno ottenere benefici economici di alcun tipo da quelli fiscali a quelli urbanistici, se non ci sarà una prova documentale da parte di un esperto che è stata rispettata la normativa antisismica. Vengono indicati i casi in cui è previsto come obbligatorio il collaudo statico. Al quarto comma dell'art.2 si dice che «gli atti che hanno per oggetto trasferimenti o costituzione o scioglimento della comunione di diritti reali relativi a edifici o loro parti la cui ultimazione è avvenuta successivamente alla data di entrata in vigore del decreto, sono nulli e non possono essere stipulati nè trascritti nei pubblici registri immobiliari se da essi non risultino, per dichiarazione dell'alienante, gli estremi del certificato di collaudo statico». Il decreto si occupa anche delle giovani coppie che vogliono acquistare casa. Per costoro come pure nel caso di un unico genitore con figli minori c'è il credito agevolato. Questo è possibile grazie a un fondo di 4 milioni per il 2008 e 10 milioni rispettivamente per il 2009 e il 2010 assegnato al Dipartimento della gioventù della Presidenza del consiglio. I criteri per accedere al fondo sono determinati con decreto del ministero della Gioventù di concerto con l'Economia e le Infrastrutture d'intesa con la Conferenza unificata. Meno vincoli per eliminare le barriere architettoniche. Prima dei lavori non sarà obbligatoria la comunicazione al comune interessato nè la denuncia di inizio attività. L'eliminazione delle barriere però non dovrà comportare la costruzione di rampe o ascensori esterni e la pavimentazione di aree esterne. Nel caso della manutenzione straordinaria ma che non riguarda le parti strutturali dell'edificio e che non comporta l'aumento delle unità immobiliari e per l'installazione di pannelli solari e generatori eolici, non sarà necessaria la denuncia di inizio attività. Qualora invece che si verifichino questi casi occorrerà informare il comune anche per via telematica. Il decreto contiene infine una serie di semplificazioni procedurali in settori che vanno dai beni culturali all'impatto ambientale. Il regime transitorio in materia di autorizzazione paesaggistica viene prorogato fino al 30 dicembre 2010.

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