G8, L'Aquila si schiera con Silvio
La città si prepara al G8. L'annuncio fatto dal premier Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri non ha colto di sorpresa il sindaco Massimo Cialente e il presidente della Provincia Stefania Pezzopane. Lo stesso primo cittadino era a conoscenza di questa eventualità già da alcuni giorni. «Nonostante le difficoltà provocate dal terremoto "noi qui siamo pronti" ad ospitare il G8 di luglio – ha detto il sindaco Cialente - di questa proposta ne avevo parlato nei giorni scorsi con Bertolaso». Cialente vede la presenza dei leader mondiali come un'opportunità dopo il terremoto. «La città e l'Abruzzo sono pronti a ricevere i capi di Stato. Ci piacerebbe essere vestiti a festa e invece ci troveranno con la tuta da lavoro – ha aggiunto il primo cittadino – credo che per noi sarebbe molto importante perché faremmo capire ai capi di Stato europei che si devono fare scelte legate alla specificità di un'emergenza che non ha pari: è una città capoluogo di regione che è stato colpita dal terremoto. Sarebbe anche l'occasione di far vedere ai capi di Stato tutto il nostro patrimonio artistico e architettonico nella speranza di poterlo ricostruire subito con il meccanismo che insieme al Presidente Berlusconi abbiamo cercato di individuare». Meccanismo che prevede l'adozione da parte di ciascuno Stato di un monumento, chiesa od opera d'arte per finanziarne il recupero. Positiva anche la reazione di Stefania Pezzopane, presidente della Provincia. «L'ho subito considerata una buona notizia – ha sottolineato - è un'occasione per L'Aquila ospitare un evento unico, in cui i grandi del mondo si confronteranno sui grandi temi dell'umanità. Tra questi grandi temi c'è anche quello delle catastrofi naturali e di come il mondo può prepararsi e organizzarsi nei confronti di queste drammatiche vicende. Non servirà però il G8 a risolvere i problemi della città, li dovremo risolvere prima, ma è una grande occasione che deve essere sfruttata». Tempi stretti da qui a luglio, lo ha evidenziato anche Guido Bertolaso. «I tempi ci sono per organizzare un vertice importante, che deve rispettare il criterio di assoluta sobrietà – ha detto il responsabile della Protezione civile - vorrei dire di serietà che il momento particolare impone al nostro paese. La macchina non si è mai fermata: stiamo di fatto trasferendo l'organizzazione che avevamo messo in piedi alla Maddalena e la adeguiamo a quella che è la realtà di questo grandissimo e importantissimo centro. Abbiamo poco tempo, ma siamo sicuri che faremo qualcosa di bello, in linea con la grande prova di efficacia che l'Italia ha dato in questi 18 giorni». Dentro la Scuola della Guardia di Finanza, diretta dal generale di brigata Fabrizio Lisi, si sta già cominciando a studiare la logistica, valutare le strutture e come dividerle per le necessità dei singoli stati partecipanti. Una struttura militare che dal 6 aprile è stata trasformata «in Cittadella delle istituzioni» e che ora si prepara a diventare punto di riferimento mondiale.