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«Partirà da L'Aquila la fiaccola dei Giochi del Mediterraneo»

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I Giochi del Mediterraneo possono rappresentare un tangibile segnale per la rinascita di questa terra martoriata. Mario Pescante, commissario straordinario dei Giochi, è abruzzese di nascita e la sua missione ora è quella che «questa manifestazione sportiva rappresenti un efficace strumento di rilancio della Regione e di ritorno alla vita normale della gente d'Abruzzo». Una scommessa o un impegno preciso? «Tutte due le cose. Una scommessa poiché le difficoltà che si erano frapposte per una ottimale organizzazione dei Giochi non sono state tutte superate; un impegno preciso poiché i Giochi del Mediterraneo hanno un obiettivo di grande valore per chi auspica un mondo più pacifico. Anzitutto perseguono il compito di rafforzare il dialogo tra i Paesi dell'Europa Meridionale e quelli Arabi che si affacciano sul Mediterraneo. Il dialogo è la forma auspicata dallo sport per far incontrare i popoli e metterli a contatto così da poter eliminare tante di quelle incomprensioni che spesso sono alla base di scontri e conflitti senza fine. Ebbene, questa edizione ha già battuto dei record, quello dei Paesi partecipanti (23) e degli atleti (5800). Il nostro invito è stato accolto, in particolare, con grande entusiasmo dai Paesi arabi poiché i Giochi rappresentano per loro una sorta di Olimpiade. Ad esempio la Libia sarà presente con 120 atleti di cui, per la prima volta, 20 donne. Ma è anche importante che in Abruzzo saranno presenti per la prima volta in un contesto internazionale, le squadre sportive di molte nazioni dell'ex Jugoslavia (Bosnia, Serbia, Montenegro, ecc) Paesi dilaniati fino a qualche anno fa da lotte fratricide. I loro giovani si incontreranno sui campi sportivi non più da nemici, ma da avversari per qualche secondo, per poi diventare amici per tutta la vita. Infine, da abruzzese, prendo un impegno preciso per l'ottima riuscita dei Giochi per dare all'opinione pubblica nazionale e internazionale il messaggio che la gente della mia terra non vuole "sopravvivere", ma vuole tornare a "vivere"». Quale saranno allora i prossimi passi? «Lunedì prossimo si svolgerà a L'Aquila una conferenza stampa con il Presidente della Regione Chiodi, gli assessori competenti, il Sindaco dell'Aquila Cialente, il sottoscritto ed esponenti dello sport italiano per riconfermare con voce forte e chiara che i Giochi si svolgeranno e che l'impegno sarà comune per cogliere un grande successo. Sapremo rispondere "all'urto" organizzativo. In tal modo daremo anche un messaggio importante per il settore turistico e cioè che, finita l'emergenza, tutto ritornerà come prima e la terra d'Abruzzo, dalle sue meravigliose montagne alle sue spiagge e al suo mare incontaminato, ritornerà a dare ospitalità non solo al turismo nazionale, ma anche a quello internazionale. Tengo anche a sottolineare dal punto di vista simbolico, le dimostrazioni di solidarietà e di partecipazione che ci ha attestato il mondo sportivo internazionale, in testa i 22 Paesi che ospiteremo per i Giochi». I Giochi saranno quindi anche a l'Aquila? «Certamente. È un omaggio che il mondo dello sport internazionale intende recare a questa tormentata terra, ma soprattutto alla gente che ancora soffre e che ha dimostrato un comportamento di dignità e di grandissima compostezza. Sentimenti uniti ad una voglia di rivincita. Sono gli stessi valori che animano lo sport. Dunque saremo a L'Aquila con la nazionale di calcio che parteciperà ai Giochi e stiamo altresì prevedendo l'accensione della fiaccola della Cerimonia di apertura a L'Aquila, per poi portarla con una staffetta composta da giovani dei paesi colpiti dal terremoto fino a Pescara in occasione della Cerimonia inaugurale». Ci sono problemi dal punto di vista organizzativo per gli impianti e per gli alloggi? «Abbiamo qualche difficoltà per i piccoli impianti in paesi dove si devono svolgere gli allenamenti. La Regione ha stanziato 4 milioni per le attrezzature e per sistemare gli impianti, ma per gli alloggi non chiederemo nessuna eccezione».  Prevedete iniziative speciali per le popolazioni terremotate? «Tutti i cittadini nell'area del sisma avranno ingresso libero agli eventi sportivi. Il sindaco de L'Aquila Cialente mi ha chiesto una serie di iniziative culturali, concerti e spettacoli teatrali. Lunedì ascolterò e comunque assicureremo un concreto contributo finanziario». Resta la questione di Israele e Palestina... «Utilizzeremo questa occasione per incontri bilaterali con l'una e l'altra parte in sintonia con la Farnesina. La nostra sarà una road map dello sport. Lo sport ha le sue regole. Per partecipare ai Giochi del Mediterraneo deve decidere l'assemblea con una maggioranza qualificata. Per un motivo o per l'altro non è stato possibile in passato. Inizieremo il percorso che possa condurre in Grecia ad avere entrambi le nazioni con i loro atleti».

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