Gsm sulle volanti, flop milionario

Due miliardi di vecchie lire. Vale a dire poco più di un milione di euro. Tanto è costato, nel 2002, il noleggio per 36 mesi di un sistema sperimentale Gsm di localizzazione e monitoraggio dei veicoli della Polizia municipale. Apparecchiatura poi acquisita a titolo gratuito nel novembre del 2006, con un rinnovo del contratto ancora in corso, di assistenza e manutenzione dell'intero sistema per altri 36 mesi (fino a ottobre 2009) per 573.056,40 euro Iva inclusa. Oltre ovviamente al traffico dati e voce di ogni singola scheda sim, per il quale si sono spesi, ad esempio, nel bimestre giugno/luglio 2008, 183 mila 431 euro. Ma di cosa si tratta? Al fine di garantire la sicurezza di cittadini e vigili urbani, come riporta la determinazione dirigenziale del 2001 per l'indizione della gara d'appalto, vinta dalla Tim, si è pensato di montare su 250 auto un sistema di localizzazione e di monitoraggio tramite scambio di sms alla centrale operativa da schede sim debitamente montate sulle autovetture. Il progetto sarebbe dovuto partire su 250 auto, ma di fatto il sistema risulterà poi installato su 213 vetture. Da un rapporto fornito dalla Tim si rileva che il traffico sms in poco meno di sette mesi, cioè nel periodo di collaudo, è stato di 2.313.900 sms, troppi, anche per la società che stima un traffico annuo di oltre 7 milioni di sms e propone quindi l'acquisto di un ulteriore pacchetto che avrebbe consentito un risparmio annuo di 185 mila euro, grazie alla trasformazione in Gprs del sistema. Le cose però non tornano. Qualche giorno dopo la relazione della Tim il dirigente del comando generale scrive al referente tecnico del contratto che «sulla base delle fatture ad oggi liquidate, non sembrerebbe sussistere alcun margine di risparmio». Un problema accantonato solo in parte, considerato che il sistema di localizzazione e monitoraggio delle vetture non solo non risulta essere stato implementato, e dunque reso effettivamente operativo con la copertura di tutte le vetture di servizio, ma a causa del rinnovo del parco auto nel 2007, le 213 auto dotate del sistema Gsm sono diventate circa 100. Ma non solo. Circa un anno fa, nel maggio del 2008, il dirigente della sezione contratti della Polizia municipale scrive al comandante, ponendo diverse questioni a riguardo. Innanzitutto la documentazione relativa ai dati di trasporto delle apparecchiature e la loro ubicazione al fine non solo di verificare il rispetto delle condizioni e dei termini contrattuali ma anche per le necessarie registrazioni inventariali, a due anni dal rinnovo del contratto non risultava ancora trasmessa. Ancora, il responsabile chiede «se siano state fornite le apparecchiature, se queste fossero funzionanti e se la manutenzione e l'assistenza tecnica fosse stata fornita...». Ricapitolando, il sistema Gsm per la localizzazione e il monitoraggio delle vetture della Polizia municipale, è costato per il primi 36 mesi 1.085.798,99 euro. Il rinnovo, nel 2006, per l'assistenza e la manutenzione dell'intero sistema per altri 36 mesi, 573.056,040 euro: vale a dire oltre 1,5 milioni di euro più i costi di utilizzo delle apparecchiature. Il risultato è che ad oggi il sistema è funzionante per la metà delle vetture previste dal contratto. Ma non è tutto. Al di là del sistema Gsm tramite sms, già superato dalle nuove tecnologie che consentono tramite internet lo stesso servizio a costi ridottissimi, resta il fatto che più in generale la comunicazione dei vigili urbani, al di là dell'individuazione della vettura, presenta ancora seri problemi. Non tutte le vetture sono dotate di radiotrasmittente e, per comunicare posizione e servizio, spesso al vigile urbano non resta che la strada maestra: telefonare alla centrale con il proprio cellulare.