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Decreto Abruzzo, arrivano 8 miliardi Aiuti di 150mila euro per rifare casa

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a L'Aquila

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Sarà possibile rifarsi la casa se finita in macerie o rimetterla in sesto se solo danneggiata e per questo lo Stato darà agli abruzzesi interessati 150.000 euro a fondo perduto, 80.000 euro in caso di riparazione. Arrivano i campus universitari per gli studenti che vorranno venire a studiare all'Aquila da altre città. Nella prima fase ospiteranno le famiglie dei terremotati e poi, una volta che potranno rientrare nelle loro case, saranno già pronti e funzionali per diventare quartieri studenteschi. Ma non solo. Alle famiglie colpite dal sisma arriveranno aiuti a trecentosessanta gradi, dalla sospensione dei tributi a quella del pagamento dell'affitto, dagli aiuti per la scuola al bonus del 55% per ristrutturare nelle zone a rischio sismico. Sono alcune delle misure contenute nel decreto legge varato oggi dal Consiglio dei ministri, che si è tenuto proprio a L'Aquila, per venire incontro alle popolazioni dell'Abruzzo colpite dal sisma. Un decreto sostanzioso, che vale complessivamente 8 miliardi di euro, 1,5 per quelle che in gergo tecnico vengono definite le «spese correnti», ovvero l'emergenza. Una macchina che da sola macina 3 milioni di euro al giorno per provvedere a 63.000 sfollati e 12.000 soccorritori. Ci sono poi 6,5 miliardi di euro per la ricostruzione. 150.000 EURO PER RIFARE CASA - Il contributo è a fondo perduto e verrà dato a chi sceglierà di provvedere da sè, scegliendo per proprio conto materiali e maestranze, alla ricostruzione dell'abitazione. Per sistemare una casa danneggiata, e non completamente distrutta dal sisma, il finanziamento sarà di 80.000 euro. In alternativa si potrà anche chiedere la sospensione del mutuo, se c'è un debito aperto per una casa non più abitabile. STOP TASSE, AFFITTI, RATE, MUTUI - Per le popolazioni colpite dal terremoto c'è una sospensione dei tributi, del pagamento degli affitti, se la casa in locazione è ormai inagibile, e di rate e mutui di qualsiasi genere. ZONA FRANCA E DEROGA PATTO STABILITÀ - L'Aquila viene inserita nelle zone franche, dove la costituzione di attività è incentivata da sgravi fiscali e contributivi. Per i conti pubblici dalla Regione, invece, vengono esclusi ai fini del patto di stabilità interno le spese sostenute per fare fronte al sisma. AMMORTIZZATORI SOCIALI - Arriva una proroga dell'indennità ordinaria di disoccupazione per i lavoratori colpiti dal terremoto e indennizzi in favore dei collaboratori coordinati e continuativi. AIUTI ANCHE PER RIFARE GLI ORATORI - Contributi ed indennizzi per le imprese colpite dal sisma, ma anche per le strutture adibite alle attività sociali, ricreative, sportive e religiose, come, ad esempio, gli oratori. GIOCHI - Nuove lotterie istantanee e potenziamento di giochi esistenti: saranno queste alcune delle voci di copertura del provvedimento. Previsto in quest'ottica un rafforzamento della lotta ai giochi clandestini. RISORSE DA ENTI, 300 MLN DA BONUS FAMIGLIA - Le risorse per le misure post-terremoto arrivano da un mix di fondi. Messi in conto anche i soldi che potranno arrivare dagli investimenti degli enti previdenziali e dalla Cassa Deposti e Prestiti. Anche il bonus famiglia contribuirà alla 'causà dell'Abruzzo. I 300 milioni di euro non utilizzati verranno dirottati in questa direzione. Ma in conto ci sono anche i 220 milioni che potranno essere risparmiati trasferendo i lavori del G8 dalla Maddalena alla caserma della Guardia di Finanza a L'Aquila. 5 PER MILLE NO, SCUDO SI VEDRÀ - Il 5 per mille 'bis' non c'è. Troppe polemiche, ha commentato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. E al momento neanche lo scudo, la misura fiscale per incentivare il rientro dei capitali dall'estero. Ma il ministro Tremonti ha lasciato in quest'ultimo caso una porta aperta: se serviranno più soldi non si esclude di mettere in campo misure contro l'evasione e l'elusione fiscale a livello internazionale.  

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