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Spunta l'ipotesi taglio ai fondi per i ministeri

Una foto dell'album di una famiglia tra le macerie in una strada dell'Aquila

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Un tavolo ristretto a decidere le sorti del decreto Abruzzo. Ieri mattina nel preconsiglio dei ministri, aperto ai capi di gabinetto e ai capi degli uffici legilativi dei ministeri, hanno esaminato il testo del provvedimento. Il ministero dell'Economia ha fatto sapere che non è ancora terminato il lavoro di ricerca sui fondi, necessari nella prima parte della ricostruzione. Sarà, dunque, un tavolo ristretto Protezione civile, Presidenza del consiglio, e appunto via xx settembre, a decidere dove reperire i fondi per la copertura del decreto. La cifra che circola è quella di un miliardo, un miliardo e mezzo messo in campo per far fronte subito all'emergenza. Sul tavolo ci sono diverse ipotesi. Il capitolo più spinoso riguarda i nuovi tagli alla spesa pubblica. In particolare, raccontano da ambienti di governo, si sta lavorando al capitolo C della finanziaria, ovvero quello che ruguarda le dotazioni dei ministeri. Esclusi dai nuovi tagli i dicasteri dell'Istruzione e Ricerca scientifica, del Welfare e dello Sviluppo economico, ministeri impegnati sulla crisi economica. Nelle ultime ore si sta passando in rassegna il bilancio del ministero della Difesa. Nel testo del decreto sembra sempre più chiaro ciò che non ci sarà: niente tassa sui ricchi, niente scudo fiscale ma molto probabilmente anche niente assicurazione obbligatoria sugli immobili. In bilico, invece, l'ipotesi di esentare dall'Iva la ricostruzione degli immobili nelle zone colpite dal terremoto: «Stiamo discutendo - spiega Berlusconi non vorrei entrare nei dettagli». Tante le proposte arrivate nelle ultime ore dai diversi ministri, ciascuno per le proprie competenze. Il ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna ha intanto fatto allestire quattro ludoteche in altrettanti campi della città di L'Aquila, con giocattoli, lavagne e gessetti, in grado di ospitare contemporaneamente duecento piccoli. Intanto, tutto pronto per il Consiglio dei ministri di domani. Ciascun ministro ha ricevuto ieri una lettera con le indicazioni per gli spostamenti. Sono vietate le auto blu. Palazzo Chigi ha organizzato per questo due pullmann: uno per i ministri, l'altro per gli staff. Per tutti, partenza alle ore 8 davanti Montecitorio.

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