Una lunga serie di «scandali» finiti nel nulla

Clamorosoche l'inchiesta cominciò in maniera deflagrante su tutti i giornali del mondo con il famoso avviso di garanzia recapitato all'allora premier, Silvio Berlusconi, nel novembre del 1004 quando il presidente del Consiglio stava presiedendo a Napoli una conferenza Onu sulla criminalità organizzata. Quell'atto, recapitatogli in quella circostanza, fu alla base della caduta del suo governo. Il processo è terminato con l'assoluzione, in maniera definitiva soltanto nel giugno del 2008. Ma il leader del Pdl può appuntarsi al petto un lungo elenco di processi o soltanto inchieste cominciate in maniera deflagrante soprattutto sui media e finiti in una bolla di sapone. Nel dicembre del 2004, fu il caso dell'assoluzione con varie formule o per prescrizione dalle accuse che gli erano state mosse per il filone principale del caso Sme. Prosciolto per prescrizione nel 2001 anche per la vicenda del Lodo Mondadori in cui gli era stato contestato il reato di corruzione semplice e nel settembre 2005 altra assoluzione, sempre perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato, per il falso in bilancio nella vicenda All Iberian. E poi: assoluzione e prescrizione in secondo grado per le presunte tangenti alla Guardia di Finanza e assoluzione per non aver commesso il fatto, confermata in Cassazione, dall'accusa di falso in bilancio per l'operazione Medusa. A Milano a carico del Cavaliere restano aperti due processi: quello sui presunti fondi neri relativi ai diritti tv di Mediaset dove, dopo la dichiarata prescrizione dei reati di falso in bilancio e di appropriazione indebita, rimane solo quello di frode fiscale. Poi c'è il processo per la presunta corruzione dell'avvocato inglese David Mills che riprenderà domani con la deposizione del legale Benjamin Marrache, teste chiave per accusa e difesa. Ma i procedimenti sono per ora sospesi per effetto del lodo Alfano, che scherma le quattro pincipali cariche dello Stato (i presidenti della Repubblica, del Senato, della Camera e, appunto, del Consiglio).