Case, Berlusconi: 3 su 4 agibili a breve
Piemonte, scossa di magnitudo 3,9
Il feeling tra i due nasce subito. Lei lo aspetta impaziente all'entrata della tendopoli. Tutta bianca, scarpe da ginnastica, grandi occhi azzurri e i capelli castani legati in una lunga coda. Melissa, otto anni, la mascotte del campo allestito a Pianola, accoglie così il presidente del Consiglio. Armata di quaderno a righe e una piccola penna blu, la bimba saluta Berlusconi e non lo lascia più. Lui la nomina "sua segretaria" e lei, per tutta risposta, accetta. Comincia così il siparietto tra i due che si protrarrà per tutta la visita del Cavaliere tra le tende. Melissa accompagna il premier tenendolo per mano, presenta gli sfollati, indica la mensa, la segreteria, la lavanderia, i feriti assistiti. Lui ascolta con attenzione e alla fine le annuncia: «Bene, ora ti assumo». Sono in tanti ad aspettare l'arrivo del premier nella tendopoli di Pianola, un piccola centro dell'aquilano. Tanti si sono posizionati già dalla mattina presto per non perdere l'occasione di salutare «Silvio». Arrivano anche numerosi cronisti e tanti uomini delle Forze dell'ordine. Sono da poco passate le 11 quando si sente un'altra scossa, l'ennesima da quella terribile del 6 aprile che ha messo in ginocchio l'Abruzzo. «Sì c'è stata un'altra scossa. Ormai non le sentiamo neanche più, andiamo avanti, siamo un popolo forte», commenta un anziano signore in attesa anche lui dell'arrivo di Berlusconi. Il Cavaliere arriva poco prima dell'ora di pranzo. È la sua settima visita in Abruzzo dopo il giorno del sisma. Saluta le signore sedute su alcune sedie, stringe mani, ringrazia i volontari, «gli angeli» che lavorano nei tanti campi allestiti. Melissa resta sempre accanto a lui. Il Cavaliere si ferma a parlare con alcuni bambini che lo accolgono gridando «Silvio Silvio». Una signora anziana chiede: «Presidente gli aiuti devono andare direttamente a noi altrimenti se li rubano...». Il leader del Pdl si gira verso la bambina e le dice di prendere appunti. «Non c'è bisogno io ricordo tutto» replica, ripetendo tutto quello che ha sentito. Allora il capo del governo scherza: «Vuol dire che ti affiderò la conduzione di un programma televisivo». E Melissa ribatte: «Già l'ho fatto». Poi il premier fa una battuta sulla sua età e lei: «Ma tu non sei vecchio...». Berlusconi non ha dubbi: «Allora vuol dire che ti assumo davvero». Al centro del campo c'è una grande tenda bianca, gestita da un gruppo di volontari calabresi. Sotto ci sono tavoli e sedie per tutti. Sarebbe la mensa, ma anche la sala giochi per i ragazzi, quella di ricreazione per le famiglie, la sala riunioni per gli uomini della Protezione civile. Melissa accompagna Berlusconi all'interno e i due continuano a farsi spalla a vicenda, lui e la sua assistente per un giorno fanno gioco di squadra. Tante mamme con i bambini piccoli in braccio si avvicinano e Melissa presenta tutti con i loro nomi. Un papà chiede aiuto al capo del governo per rivedere i suoi figli. Berlusconi strappa dal quadrerno della bambina: «Non ti preoccupare dopo te li rimborso». Il campo composto da 94 tende, 513 ospiti, di cui 41 bambini e 120 anziani, è gestito dai volontari dell'Arci. Berlusconi ci scherza su: «Siete bravissimi, lo so che siete di sinistra, ma qui siamo tutti uniti, non ci sono differenze». E a chi chiede se lo spirito unitario mostrato in questo terremoto potrà essere conservato in futuro, tra maggioranza e opposizione, il premier risponde: «Ne sarei arci-felice, speriamo». Subito dopo, nella caserma della Guardia di Finanza di Coppito, dopo la rituale riunione tecnica con Guido Bertolaso, il premier fa il punto sugli interventi in atto per far fronte a questa emergenza che, sottolinea, è tra le più gravi in occidente. Secondo i dati forniti dal premier, la Protezione civile ha allestito in Abruzzo 161 campi con 6 mila tende, 59 cucine da campo e 91 presidi medici nelle zone terremotate. «Abbiamo stabilizzato il numero delle persone che stiamo assistendo e che sono 40 mila nelle tendopoli e 26 mila nelle strutture alberghiere della costa abruzzese. Stiamo gestendo una città diffusa di 70 mila persone alle quali stiamo fornendo tutti i servizi necessari». Ma c'è una buona notizia, finalmente, una notizia che fan ben sperare tante persone. «Il 57% delle abitazioni è immediatamente agibile e tre case su quattro saranno agibili in 30 giorni», assicura il presidente del Consiglio rendendo noto che, fino ad ora sono stati eseguiti 4.659 sopralluoghi. Torna a promettere che lo Stato ricostruirà il 100% delle case che sono state distrutte o lesionate dal terremoto. E se qualcuno vorrà costruire la sua casa altrove, «lo Stato ricostruirà comunque l'abitazione distrutta ma darà a quel cittadino un contributo tra il 33 e il 50% e la possibilità di coprire la restante parte con un mutuo trentennale». Venerdì prossimo, alla caserma di Coppito si svolgerà il Consiglio dei ministri. Già ieri diversi uomini dello staff del premier hanno fatto un sopralluogo per le misure di sicurezza e l'accoglienza di tutta la squadra di governo. Sarà una riunione in cui si varerà il decreto Abruzzo, contenente tutte le misure di aiuto per la ricostruzione. Il tutto «senza alcuna tassa aggiuntiva» per gli italiani. Prima di andare per Berlusconi una domanda sulle inchieste in corso e le tante polmiche a riguardo. «Quando ci sono questi eventi c'è chi si rimbocca le maniche e chi invece si prodiga a ricercare responsabilità. Io sono diverso, non è nel mio dna». E chiude ricordando una frase del padre: «Mio padre mi diceva che se qualcuno nasce con il piacere di fare del male ha tre scelte: può fare il delinquente, il pm o il dentista. I dentisti però si sono emancipati e adesso esiste l'anestesia».