Vespa: «In Rai è un privilegiato» La replica: «Venga a confrontarsi»
Etra i due, ieri, si è acceso un botta e risposta giocato a colpi di lettere e risposte sul sito della trasmissione «Annozero». A dare il via ci ha pensato, ieri mattina, il conduttore di «Porta a Porta» con una lettera inviata a Giorgio Dell'Arti, autore e conduttore del programma di Radiouno «Ultime da Babele», commentando la vicenda di Annozero. «Michele Santoro — ha scritto Vespa — lavora in Rai in condizioni di assoluto privilegio. Se io avessi fatto programmi come i suoi da molto tempo avrei dovuto abbandonare la Rai». «Santoro in Rai — ha proseguito — risponde al direttore generale, mentre io rispondo al direttore di rete. Lui ha tutta la redazione con contratto giornalistico che ai miei non viene riconosciuto: tanto è vero che quando fanno causa alla Rai la vincono proprio per il confronto con la redazione di Santoro. Infine, quando io fui epurato dalla Rai, mi fu ridotto lo stipendio, mentre Santoro ha beneficiato di un risarcimento di milioni di euro». La replica di Santoro non si è fatta attendere. E sul sito di Annozero, nella rubrica Vaf (valutazioni a freddo), ha risposto a muso duro. «Dopo Fini, Berlusconi, Gasparri, Cicchitto, Carra e Merlo non poteva mancare Bruno Vespa», ha osservato con ironia. «Comprendiamo — ha proseguito Santoro — le ragioni per le quali al conduttore di Porta a Porta converrebbe che Annozero non esistesse. Ma noi siamo per il libero mercato. Se dovessimo inoltre giudicare la sua qualità giornalistica dalle false notizie e dalle considerazioni infondate che fa sui contratti in vigore nella nostra redazione, dovremmo dedurne che deve rifare l'esame». «Invece — ha concluso — continuiamo ad avere un certo rispetto delle sue capacità e lo invitiamo a venire da noi con i suoi redattori, in modo che ci possa essere un amichevole confronto sulle rispettive posizioni e sulla realtà delle cose». Ma Santoro non è sfuggito al motto latino in cauda venenum. «P.s. — ha aggiunto — non dimentichi di portare il suo contratto». La controreplica di Bruno Vespa è arrivata poco dopo. E il conduttore di «Porta a Porta» ha detto di essere pronto a incontrare Michele Santoro «dove e quando vuole». «Quello che ho scritto nella lettera a Dell'Arti è facilmente controllabile da parte di chiunque — ha confermato Bruno Vespa — In ogni caso sono pronto ad incontrare Michele Santoro dove e quando vuole». Contro Bruno Vespa si è schierato Vittorio Agnoletto, eurodeputato del Prc/Sinistra europea: «In questi giorni siamo di fronte ad episodi di volgare strumentalizzazione di una tragedia: è questo a violare i sentimenti di pietà verso i defunti, non la vignetta di Vauro — ha commentato — Quanto alla richiesta dei vertici Rai a Santoro in merito ai servizi sul terremoto, mi chiedo se ora saranno chiesti a tutti i giornalisti dell'azienda pubblica "riequilibri informativi", anche in modo retroattivo: a Bruno Vespa, ad esempio, immagino si potrebbe avanzare tale richiesta almeno per alcune delle puntate del suo programma».