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«Nessuno perderà l'anno scolastico»

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dall'inviato L'AQUILA La scuola è il futuro del Paese. Riprendere le lezioni è una priorità di questa seconda fase dell'emergenza terremoto. Il ministro Gelmini lo sa e così, megafono in mano, parla a docenti, maestri, direttori didattici e amministratori locali. Parla in modo secco e deciso, come è nel suo stile. Non si limita a rassicurare. Lancia messaggi e si impegna in prima persona: «Nessuno perderà l'anno scolastico. Senza voler nascondere le difficoltà concentreremo tutti i nostri sforzi dando la massima priorità per garantire che si possano sostenere regolarmente gli esami di Stato e di terza media, affinchè nessuno studente si trovi a dover perdere l'anno». La vera partita della scuola abruzzese si giocherà nei prossimi mesi. «Siamo convinti che a settembre - spiega il ministro dell'Istruzione - ogni studente abruzzese avrà la sua scuola». I professori indossano una felpa «Uno per tutti. Tutti per uno». Riuniti in una struttura della caserma della Guardia di Finanza a Coppito ormai base operativa della gestione dell'emergenza, i convocati dal ministro dell'Istruzione hanno dato già la loro disponibilità per quanto riguarda le attività ludico-ricreative, soprattutto riferite agli studenti più piccoli nelle tendopoli. Resta il problema del riavvio dell'attività didattica. «Non nascondiamo che ci sono difficoltà anche per gli edifici agibili poichè c'è una reticenza comprensibile da parte dei genitori degli alunni, paura dovuta al fatto che le scosse all'Aquila comunque continuano», ha detto Mariastella Gelmini. Il ministro ha poi reso noto di aver firmato due decreti: in uno si prevede che gli alunni aquilani possano essere ospitati in una qualsiasi scuola nazionale così da consentire loro la conclusione dell'anno scolastico. L'altro riguarda il personale docente e tecnico-amministrativo, che sarà utilizzato con il massimo della flessibilità. «Dobbiamo individuare - ha rilevato il ministro - il numero esatto degli studenti che attualmente sono fuori sede». Per il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, si riparte da zero, ma si riparte. I Comuni non colpiti direttamente dal sisma, quindi quelli lontani dall'epicentro, ritorneranno in aula tra oggi e lunedì prossimo. Ma oggi partono le lezioni anche a Poggio Picenze, paese colpito dal sisma con cinque vittime che ha attrezzato tre tende per gli alunni. Il sindaco Cialente ha sottolineato che tra le priorità c'è quella «della riapertura dell'Università, e degli esami di maturità e di terza media». La risposta del ministro è stata immediata. «Gli studenti che devono affrontare gli esami - ha rassicurato la Gelmini - non perderanno certo l'anno. Faranno il loro esame, avranno il loro giusto voto. Stiamo analizzando come fare tutto questo. La via indicata è quella fatta nel Friuli terremotato di trenta anni fa. Al momento stiamo portando avanti un censimento degli studenti sfollati. Entro tre giorni sapremo dove e quanti si trovano, sia nelle 113 tendopoli, sia negli alberghi della costa». Mau. Pic.

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