Una casa da Regina all'ex soprintendente
Nelleultime righe di un comunicato Giro scrive: «Visto che Adriano La Regina ha voluto con il suo contributo impartirci lezioni di bon ton e di rigore istituzionale, colgo l'occasione per invitarlo, con assoluta sobrietà e rispetto per la sua persona, ad abbandonare l'abitazione sul Colle del Palatino, a lui destinata quando ricopriva l'incarico di Soprintendente ai beni culturali, ruolo che non esercita più addirittura dal 2005, circostanza che avrebbe dovuto indurlo già quattro anni fa a lasciare quel prestigiosissimo domicilio, senza attendere la scadenza del contratto a fine anno 2009». Dalle parole del sottosegretario sembra che La Regina viva lì da anni (in effetti lo conferma lo stesso professore). Ma perché un soprintendente non può abitare a casa sua? Per quali esigenze particolari deve avere un alloggio di servizio? Ma il punto è anche un altro. La Regina è andato in pensione quattro anni fa, tuttavia la Soprintendenza Speciale per i beni archeologici di Roma gli ha allungato il contratto d'affitto. Perché? Ma siamo sicuri che sia La Regina? Adriano? Quello talmente scrupoloso che, candidato dell'Ulivo alle elezioni comunali del 2006, si dimise prontamente dalla presidenza di Zetema, la società comunale che gestisce la cultura? In quell'occasione prese 2.601 voti e rimase fuori dal Palazzo Senatorio. Tuttavia tenne l'abitazione, più di 130 metri quadrati al primo piano del Palazzo dei Cesari, sede del museo Palatino. Ma se c'è un contratto di locazione, ci sarà anche un canone. Fonti del ministero «sussurrano» 500 euro al mese. Possibile? Ma non sarebbe meglio affittare quella casa a un Paperone americano e con i soldi ricavati ristrutturare un pezzo di antica Roma? Forse in Italia non è possibile. Del resto il professore nella sua risposta svela una vera e propria consuetudine. «Non ho creato disagi a nessuno - scrive La Regina - perché nonostante tutto mi ero offerto di cedere immediatamente l'alloggio al nuovo soprintendente... Egli ha tuttavia preferito, forse anche per cortese riguardo nei miei confronti, occupare un altro alloggio disponibile nel Palazzo Altemps». Palazzo Altemps? Dunque ci sono tanti «alloggi di servizio» negli edifici più belli della città eterna. Ricominciamo: perché l'attuale soprintendente ai Beni Archeologici di Roma, Angelo Bottini, ha una casa di servizio a Palazzo Altemps? E quanto paga? Alberto Di Majo