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Sospese le ricerche, i morti sono 293

La devastazione a L'Aquila

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Il centro storico de L'Aquila verrà cinturato dalle forze dell'ordine per evitare fenomeni di sciacallaggio e per impedire che le persone possano rientrare nelle abitazioni, rischiando la vita a causa del continuo sciame sismico e del pericolo incombente di crolli. E alla possibilità che ci sia qualcuno ancora in vita ormai non crede più nessuno. Dunque, se non è escluso che il conto dei morti possa salire ancora, il bilancio del disastro è salito a 293 vittime, quello dei sopravvissuti ai crolli è quasi certamente definitivo. Circa 150 persone estratte vive dalle macerie, mentre ieri i vigili del fuoco hanno ritrovato tre cadaveri, tutti dal palazzo di via XX Settembre 79, di fronte alla Casa dello Studente.  I vigili hanno trovato prima un'anziana di 70 anni poi una donna di 44, e, nel pomeriggio un ragazzo di 17 anni. Che potrebbe essere l'ultimo corpo ritrovato. Questi due ultimi cadaveri sono quelli di madre e figlio: il padre lo avevano estratto venerdì assieme al corpo di un dentista. E non c'è più possibilità di trovare qualcuno, vivo o morto, tra le macerie di una palazzina in via D'Annunzio. Quando geofoni e cani avevano captato dei segnali provenienti da sotto il cumulo di detriti, c'era stato un barlume di speranza di trovare qualcuno in vita. Ma le ricerche effettuate l'altra notte e anche ieri non hanno dato i risultati sperati. Il ticchettio che si sentiva è scomparso e le ricerche sono state sospese. Forse, dicono, si trattava di un coniglietto domestico. Oggi, i funerali di altre sei vittime.

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