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Parte da Roma per «adottare» quell'anziana uguale a sua madre

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Èpartita ieri mattina da Roma carica di pizze di Pasqua per gli sfollati. Ma in verità è venuta a cercare una persona, un'anziana che ha visto in una foto su un giornale. È venuta qui a Paganica perché quella donna rugosa, seduta su una sedia di plastica verde, le era sembrata sola, abbandonata in mezzo a una tragedia così grande. Lei, 63 anni, avrebbe voluto adottare quella vecchina ultraottantenne. Riportarsela a Roma e prendersi cura di lei. «Perché? Perché assomiglia così tanto a mia madre che non c'è più. Sono due gocce d'acqua». L'ha trovata dopo aver girato tutto il campo con il ritaglio di giornale in mano. Ha chiesto a tutti in quale tenda vivesse, chi fosse, se avesse dei parenti. E alla fine l'ha trovata e l'ha abbracciata tra le lacrime scoprendo che non era sola, che un nipote si stava prendendo cura di lei e che quella era stata l'ultima sua notte nel campo. «Meglio così - dice la dottoressa - Ma se fosse stata sola l'avrei convinta oggi stesso (ieri, ndr) a venire con me a Roma. Non capita tutti i giorni di riconoscere tua madre nel volto di un'altra donna». Mat. Vin.

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