Dal Papa soldi e uova di Pasqua per i bimbi
PapaBenedetto XVI ieri ha fatto giungere all'arcivescovo dell'Aquila monsignor Giuseppe Molinari una offerta in danaro per sostenere le necessità del dopo-sisma. Come dono per i bambini abruzzesi inoltre, il Pontefice ha inviato 500 uova di Pasqua che sono state consegnate ieri mattina dai gendarmi e vigili del fuoco vaticani. Papa Ratzinger ha inoltre provveduto a far giungere alcuni paramenti liturgici e calici da messa. Ma anche lo Stato si è attivato a favore degli abruzzesi colpiti dal sisma: sarà infatti possibile destinare il 5 per mille a favore dei terremotati. «Il Ministro dell'Economia e Finanze Giulio Tremonti — è scritto in una nota di via Venti Settembre — ha attivato presso il Ministero le procedure per introdurre il terremoto dell'Abruzzo nell'elenco delle causali di destinazione per il 5 per mille». L'ultima proposta arriva invece dal Carroccio. Il presidente della commissione straordinaria di controllo sui prezzi e le tariffe del Senato, Sergio Divina ha infatti proposto che «tutte le famiglie sfollate, anche quelle che hanno dovuto trasferirsi negli alberghi della costa abruzzese, ospitate in altre famiglie in Abruzzo o in altre regioni italiane, o in strutture messe a disposizione del governo in tutto il paese debbono poter acquistare i generi di prima necessità con una tariffa ribassata di almeno il 50 per cento». «Si potrebbe istituire una specie di tessera — ha aggiunto il parlamentare leghista — che dia diritto a questi sconti, tessera rilasciata dalla prefettura dell'Aquila o quella competente nel territorio dove alloggeranno le famiglie, le quali nell'attesa di poter rientrare nelle loro case o in nuove costruzioni possano affrontare con serenità e dignità questa tremenda prova». Per Divina occorre «coinvolgere le organizzazioni economiche interessate, come la Confcommercio, la Confesercenti, Confindustria, Artigiani, Confagricoltura, Cia, Coldiretti e i sindacati dei consumatori insieme agli organismi nazionali istituendo un tavolo permanente che monitori tutta l'operazione supportando i negozianti, naturalmente esclusi quelli colpiti dal sisma, che aderiranno all'iniziativa magari con sgravi fiscali o con il contributo diretto delle aziende produttrici, anche quelle estere».