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Sorrisi che non ci sono più

Le comunità dei paesi d'origine si sono strette a familiari e amici affranti

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Andrea, Sara, Matteo, Serena, Paolo, Arianna: giovani, pieni di entusiasmo, un futuro da costruire. I loro sogni si sono spezzati nella tragica notte di lunedì, quando il sisma nel buio di una notte che non voleva diventare alba, ha strappato le loro vite. Ieri pomeriggio, nelle località di origine, nessuno ha voluto mancare all'ultimo saluto. Un dolore composto, sgomento. A San Mauro, il paese di Andrea Puliti, la piccola chiesa parrocchiale era gremita di amici e parenti. Un'intera comunità che con il cuore a pezzi si è stretta attorno alla famiglia del giovane per dimostrare ancora una volta il proprio affetto ad un ragazzo amato da tutti. Fuori dalla chiesa, troppo piccola per poter accogliere tutti, gli ex compagni di scuola, gli occhi rossi, il pensiero rivolto ad Andrea e ai giorni passati insieme. A celebrare la messa, insieme al parroco di San Mauro, i padri passionisti del Santuario di San Gabriele ai quali la famiglia è molto legata. «In questi momenti di dolore - così padre Mario - dobbiamo aggrapparci alla vita eterna. Andrea ha raggiunto il Signore, in un posto dove non ci sarà più dolore». Nelle parole di padre Mario il ricordo di un ragazzo dolce, allegro, maturo. Un ragazzo educato e garbato nei modi, un ragazzo che credeva nei valori sani della vita. Mentre San Mauro si stringeva attorno ad Andrea e alla sua famiglia, Atri salutava per l'ultima volta Sara Bronico. Una ragazza allegra, aperta, solare, come la ricordano gli amici, sempre pronta ad aiutare gli altri, infermiera come la madre. Un dolore lancinante, quello dei familiari. A Tortoreto, nella chiesa dell'Assunta, centinaia di persone hanno partecipato ai funerali di Matteo, tornato a l'Aquila domenica pomeriggio, dopo aver salutato i genitori, e morto anche lui sotto le macerie. Matteo si era laureato in lettere, voleva fare l'insegnante. Ieri familiari e amici, uniti in un silenzio assordante, gli hanno dato l' addio. Nei loro cuori, nei loro occhi, il volto sorridente di Matteo. Un volto sorridente così come quello di Serena Scipione in una delle tante foto scattata con l'amica del cuore Marta. Più di mille persone in piazza, a Bisenti. La sua vita è racchiusa tutta in quelle parole lette dalla sorella della nonna, che ne ha ricordato il carattere aperto, solare. Una ragazza che voleva laurearsi in medicina per aiutare gli altri. Una disperazione composta, quella di familiari ed amici, così come il dolore della famiglia e di tutti quelli che conoscevano il giovane Paolo Verzilli, morto insieme alla fidanzata e il cui funerale si è svolto ieri pomeriggio a Forca Di Valle. Un ragazzo eccezionale, lo ricordano, generoso e sempre allegro. Tra gli angeli salutati ieri per l'ultima volta anche Arianna Pacini, morta insieme al fidanzato Lorenzo Cinì. Arianna studiava psicologia, a L'Aquila conviveva col fidanzato, col quale ha condiviso anche l'estrema tragedia. Le loro bare si sono incrociate in piazza, a Montorio, dove si è svolto il funerale di Arianna. Poi Lorenzo è stato portato a Corropoli, per una cerimonia strettamente privata e per essere sepolto accanto alla sorella, morta alcuni anni fa in un incidente stradale. Insieme a questi ragazzi, a L'Aquila, hanno perso la vita anche altri giovani teramani. Tra le vittime del sisma Gabriele Di Silvestre, Federica Moscardelli, Lorenzo della Loggia, Sara Persichetti, Alberto Guercioni, Genny e Giusi Antonini, Marco Santosuosso.

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