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Rocca di Mezzo e di Cambio in piedi ma inaccessibili

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Ierimattina alle 6.27 una forte scossa di assestamento (magnitudo 3.7) ha buttato giù dal letto le popolazioni dei paesi sull'Altopiano delle Rocche che dormono nelle tendopoli. «Le scosse si susseguono una dietro l'altra - dice la signora Sonia di Rocca di Cambio che preferisce dormire in macchina per non sentire freddo - Quella di martedì sera è stata terribile ( 5.3 Richter epicentro tra i Comuni di Fossa, Rocca di Cambio e Sant'Eusanio Forconese). È durata un infinità e l'asfalto ondeggiava sotto i piedi». Rocca di Cambio e Rocca di Mezzo, le mete predilette di tanti turisti romani che qui hanno comprato casa, sono paesi terremotati. «Il 98% del centro storico di Rocca di Cambio (a 1424 metri, il paese più alto dell'Appennino) è inagibile e transennato - dice il sindaco Antonio Pace - Abbiamo avuto un ferito è precipitato dal terzo piano (dove riposava nel suo letto) al primo perchè il pavimento è sprofondato». I 250 abitanti sono sfollati e hanno trovato riparo in una tendopoli allestita dietro l'Hotel Cristal. Una quarantina di ultraottuagenari passa invece la giornata nella nuovissima struttura (costruita con sistemi antisismici) che ospita il Museo del Lupo. I pasti caldi sono assicurati dalla cucina da campo e due bar. Seriamente danneggiato anche il centro storico di Rocca di Mezzo. Una cucina da campo è stata allestita sulla piana ed è in grado di sfornare 1.800 pasti all'ora per circa 700 persone. Crolli pure alla già danneggiata Rovere dove è definitivamente crollato il campanile già in precario stato da domenica notte.

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