Finti sfollati cercano di imbucarsi negli alberghi
Hanno approfittato della confusione e del continuo flusso di sfollati che arrivavano negli alberghi di Montesilvano indicati dalla Protezione civile. E hanno cercato di "imboscarsi" per dormire gratuitamente in hotel. I carabinieri però se ne sono accorti: e i "furbetti" sono stati subito allontanati. Il problema è stato al centro proprio ieri di una riunione presieduta dal prefetto Orrei, durante la quale si è deciso di effettuare una sorta di censimento quotidiano, in tutte le strutture ricettive, per verificare che ospitino solo i terremotati. I carabinieri del Comando provinciale di Pescara, su disposizione del colonello Giovanni Esposito Alaia, hanno avviato controlli serrati, proprio per scongiurare la possibilità che qualcuno "si imbuchi" negli alberghi sottraendo il posto a persone che a causa del violento sisma hanno perduto la propria abitazione. In Abruzzo sono 6.500 i posti letto messi a disposizione dagli hotel. «La Protezione civile nella mattinata di lunedì ci aveva chiesto la disponibilità di 4.000 posti letto sulla costa. Nel giro di poche ore siamo riusciti a predisporne 6.500, da Tortoreto a Vasto - spiega il presidente regionale di Federalberghi Confcommercio Abruzzo, Emilio Schirato -. Gli sfollati hanno iniziato ad arrivare nella tarda serata di lunedì, un po' alla spicciolata, la maggior parte in pullman, alcuni a bordo di auto private». Molti albergatori ieri hanno ricevuto telefonate da clienti residenti in Italia e anche all'estero che chiedevano se fossero per caso annullate le prenotazioni per l'estate. «Mi preme ribadire che gli hotel qui in Abruzzo non sono stati requisiti - sottolinea Emilio Schirato -. Gli albergatori, con spirito di solidarietà, hanno messo le camere a disposizione delle famiglie dei terremotati in questa fase di emergenza, ma poi l'attività turistica proseguirà regolarmente, garantendo il massimo livello dell'ospitalità e dei servizi».