Napolitano: «L'Italia vi è vicina»
E il primo a esprimere il suo messaggio di conforto è il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: «Alle persone terribilmente colpite nei loro cari, nelle loro case e nei loro luoghi di vita quotidiana dalla furia devastante del terremoto che si è abbattuto sulla città e sui dintorni de L'Aquila desidero dire semplicemente: tutti gli italiani, ed io con loro, vi sono vicini nel vostro dolore, condividono la vostra angoscia». Un messaggio che il Capo dello Stato rivolge a tutto il suo popolo ricordando che «anche da paesi amici sono giunti a me e al governo messaggi significativi di partecipazione al nostro cordoglio e di schietta solidarietà». Infine ha voluto concludere lasciando un augurio e un messaggio di speranza: «Sono sicuro che le forze dello Stato, che le Istituzioni pubbliche centrali e locali sprigioneranno il massimo sforzo per fronteggiare l'emergenza e dare a voi tutti sicurezza per il futuro». Ma la commozione per quanto accaduto in Abruzzo tocca tutto il mondo. Una «solidarietà» che ha colpito e «confortato» proprio lo stesso Napolitano. Le Nazioni Unite si sono strette attorno a chi ha perso tutto, dedicando un minuto di silenzio alle vittime. Le condoglianze degli Stati Uniti sono arrivate da Ankara, dove il presidente Barack Obama si trova in missione. Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon si è detto «rattristato» ed ha assicurato che l'organizzazione si è messa a disposizione delle autorità italiane. L'Unione Europea ha immediatamente dato la disponibilità a fornire aiuti all'Italia. Dalla Francia è arrivata la solidarietà del presidente Nicolas Sarkozy, mentre, per esprimere il cordoglio degli spagnoli, il re Juan Carlos ha contattato personalmente Napolitano. Da Mosca infine sono arrivati i messaggi del presidente Dmitri Medvedev e del premier Vladimir Putin.