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Crolli nelle chiese e in Municipio

La Chiesa di Paganica devastata dal terremoto

In briciole un altro po' di Bel Paese

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Sono in tanti a Sulmona e nel circondario a chiedersi, al calare del buio, dove andare e se rimanere in casa. Sono le 19.30 del 6 aprile, la giornata che passerà alla storia come quella del "terrore" che va ad aggiungersi ad una serie di date che hanno segnato il Centro Abruzzo per forti terremoti, ultimo quello dell'84. Si è risvegliata la faglia Aquila-Sulmona, dopo uno sciame sismico durato qualche mese. La paura è stata tanta nella notte, prima un grosso boato e poi la scossa. Ci si è accorti immediatamente della violenza e delle conseguenze che alla luci dell'alba sarebbero state purtroppo evidenti. Un decesso a Sulmona molto probabilmente per infarto. Una signora di 70 anni, Osvalda Mazzer, non ha resistito alla paura accasciandosi a terra all'interno della sua abitazione. Centinaia gli interventi su tutto il territorio operati da 15 squadre di monitoraggio della Protezione Civile con 33 professionisti. Danni ingenti per Sulmona. Evacuate due abitazioni Palazzo Corvi in viale Roosevelt con sei nuclei familiari, complessivamente dieci persone, e l'altra abitazione in viale Patini. Dichiarate inagibili la chiesa di Santa Caterina in via Aragona e la chiesa di San Filippo a Piazza Garibaldi. Una notizia quest'ultima che potrebbe significare, per la prima volta nella storia della Pasqua sulmonese, il mancato svolgimento della "Madonna che scappa". Inagibili anche il Municipio e Palazzo Mazara. Chiusi gli edifici pubblici per due giorni con ordinanza di chiusura firmata, ieri mattina, dal sindaco Fabio Federico. Complessivamente, come annunciato nel tardo pomeriggio di ieri dall'assessore Giuseppe Consorte, 41 sopralluoghi per gli edifici pubblici e 143 alle abitazioni private, alcune ancora in corso d'accertamento. I danni maggiori per il circondario sono stati registrati a Goriano Sicoli con il crollo di una parte della chiesa di Santa Gemma e di parte della scuola elementare, 93 gli sfollati e 50 case con crolli parziali. A Bugnara, crolli all'interno del Castello del paese e per la chiesa della Madonna della neve. Un'abitazione completamente rasa al suolo. A Pratola risulta inagibile la chiesa della Madonna della Libera e parte di Palazzo Colella. A Corfinio, gravi danni strutturali al borgo medievale, crollo della volta della chiesa della Madonna del Soccorso. Danni anche per la cattedrale che all'esterno ha riportato in distacco della facciata. Danni struttrali al ponte che collega l'abitato di Corfinio con la Statale 17. Sgombero di alcune abitazioni. La struttura sanitaria sulmonese ha dato la disponibilità per 50 posti letto. I feriti sono arrivati già da ieri sera trasportati con l'elicottero dell'esercito. Il comando dei Carabinieri di Sulmona è stato scelto come Nucleo Operativo Corpo Carabinieri che avrà il compito di "combattere" lo sciacallaggio. Nel pomeriggio di ieri, sono arrivati 500 militari che sono stati sistemati in parte nella Caserma "Cesare Battisti" e gli altri negli alberghi cittadini. Varato il piano di emergenza all'unanimità dal consiglio comunale trasferitosi nella scuola elementare "Lombardo Radice".

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