L'accordo contro la crisi
Il presidente francese Sarkozy fino all'ultimo si è battuto per la definizione di una lista nera dei paradisi fiscali contro Gordon Brown che avrebbe voluto chiudere subito. È stato deciso che sia l'Ocse a pubblicare l'elenco delle zone franche dal fisco. Berlusconi ha ottenuto che nel documento finale venisse inserito il riferimento al social summit di Roma e un forte richiamo alla dimensione umana della crisi, ovvero la necessità di sostegno e protezione a coloro che soffrono direttamente la crisi, in particolare chi ha perso il posto di lavoro. Il vertice di Londra ha trovato un faticoso punto di equilibrio ma restano comunque distanti le filosofie di fondo che ispirano gli Stati Uniti (pronti a nuove iniezioni di denaro fresco nei circuiti economici per fermare le crisi) e la Vecchia Europa (attenta alla crescita del debito e convinta della necessità di una nuova moralità e di nuove regole di governance finanziaria internazionale). Il G20 ha anche deciso l'introduzione di «nuove regole» a livello globale sugli stipendi e i bonus dei dirigenti delle grandi aziende, la regolamentazione più stretta per gli hedge fund e le agenzie di rating del credito e un'azione comune per «ripulire» le banche dagli asset tossici. «Non ci saranno più bonus per chi provoca fallimenti», ha detto Gordon Brown, e le retribuzioni dovranno riflettere la performance, mentre i nuovi vertici delle istituzioni finanziarie dovranno essere assunti sulla base del merito». Poi ha sottolineato l'intesa di fare il necessario per far tornare a crescere l'occupazione e ripristinare la fiducia nel sistema finanziario. Berlusconi ha insistito sull'ottimismo: «la crisi non durerà a lungo ma serve l'intervento dello Stato». Poi ha lanciato un monito al presidente americano: «Obama si rimbocchi le maniche e aiuti l'Europa perchè lo tsunami finanziario viene proprio dagli Usa». Il presidente del Consiglio ha sottolineato che a Londra è stato «avviato il lavoro sulla regolamentazione finanziaria che troverà intero compimento al G8 della Maddalena». Il premier ha insistito sul fatto che sono state smentite le previsioni pessimistiche della vigilia mentre il Cancelliere tedesco Merkel ha parlato di «compromesso storico a fronte di una crisi eccezionale». Obama ha detto che sono state prese «misure senza precedenti». Anche il più scettico tra i leader, il presidente Sarkozy che aveva minacciato di andarsene qualora fossero stati raggiunti risultati modesti, ieri si è detto soddisfatto per l'esito del vertice. «È stata riformata profondamente l'organizzazione finanziaria internazionale e c'è l'impegno per un rafforzamento delle regole e della supervisione delle attività finanziarie» ha detto il Capo di Stato francese. I Grandi hanno anche deciso di stanziare mille miliardi di dollari per il Fondo monetario internazionale e le altre istituzioni internazionali e si sono impegnati a immettere 5mila miliardi di dollari nell'economia mondiale entro la fine del 2010. Inoltre il Fmi sarà affiancato da un nuovo Financial Stability Board, evoluzione del Financial Stability Forum, per assicurare la cooperazione e fornire un meccanismo di early warning per il sistema finanziario.