Tonino: «Mai un accordo con Berlusconi»

Loha detto il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. Secondo l'ex Pm, «una riforma costituzionale, in presenza del conflitto di interessi in cui opera Berlusconi, non farebbe altro che far diventare sacro quello che di più illegale esiste, sarebbe la consacrazione del cesarismo. Non può costruire uno stato liberale - ha aggiunto - il più illiberale che ci sia. Noi crediamo che la Costituzione vada applicata e non cambiata. E comunque per farlo c'è la procedura prevista dall'articolo 138". Di Pietro ha smentito possibilità di confronto sulla cosiddetta bozza Violante, che fu invece terreno di dialogo tra Pd e Pdl. «Non va bene per niente - ha sottolineato - perché dietro a quella bozza c'era un inciucio che sviliva la separazione dei poteri». Il leader di Idv ha anche avanzato una serie di proposte economiche per fronteggiare la crisi: dal superamento del patto di stabilità interno per i Comuni virtuosi, alla cartolarizzazione dei crediti che le imprese hanno verso la pubblica amministrazione, dagli incentivi alle imprese che non delocalizzano fino alla riduzione del 10% degli emolumenti degli eletti «a cominciare dai parlamentari».