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Costanzo torna in Rai per amore del teatro

Maurizio Costanzo

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Maurizio Costanzo in Rai. La notizia è di quelle che sollevano dibattiti infiniti. Soprattutto se arriva in un momento in cui Mediaset assiste, quasi impotente, alla «fuga» dei suoi pezzi da novanta. Prima Enrico Mentana, poi Mike Bongiorno e, adesso, pure Maurizio Costanzo. Peccato che, se per i primi due la rottura si è consumata in maniera dura e un ritorno al passato appare impossibile, per il padre del talk all'italiana, quella in Rai, è poco più che una gita di piacere. Costanzo, infatti, tornerà a Viale Mazzini per una passione che lo accompagna da tutta la vita: il teatro. Da giovedì 2 aprile condurrà una piccola rubrica (puntate da 4 minuti) all'interno di Palco e Retropalco, continuazione della storica trasmissione di Raidue Palcoscenico. Il programma, curato da Paolo Carmignani con la consulenza di Felice Cappa, continuerà ad offrire ai propri spettatori gli eventi teatrali più importanti del panorama nazionale ed internazionale e farà precedere ogni spettacolo da un breve intervento di uno dei protagonisti (attori, autori e registi). Al termine ci sarà l'intervento di Costanzo (il titolo è «Note a margine») che riguarderà l'autore o gli interpreti o l'opera stessa. Il conduttore sarà coinvolto nel progetto anche in qualità di consulente. «È un primo passo - spiega il diretto interessato - poi si vedrà». Una frase che aumenta i dubbi sul suo futuro. Sul presente, invece, nessun dubbio. Il conduttore continuerà ad andare in onda con il Maurizio Costanzo Show fino al 2 maggio. «Sono stato in Rai 20 anni - racconta - poi 25 in Mediaset. Nel maggio 2008 è scaduta la mia esclusiva con Mediaset. Quando ho ricevuto l'offerta dal direttore di rete Antonio Marano, dal vicedirettore Pasquale D'Alessandro e da Carmignani sono stato contento anche perché mi occupa di teatro da sempre». Costanzo, infatti, è direttore artistico del Teatro Parioli, del Teatro Brancaccio, del Teatro D'Annunzio di Latina e del Festival di Todi. Inoltre guida l'associazione «Voglia di teatro» che raccoglie molti teatri privati italiani. Costanzo ci tiene a sottolineare che «il suo legale Giorgio Assumma ha informato il direttore generale di Mediaset mentre, quando si è parlando di compensi, vista la situazione difficile del Paese e del teatro, ho chiesto che venisse data in beneficienza». Insomma, tutti si è svolto alla luce del sole e forse anche per questo a Mediaset nessuno ha commentato la notizia. Resta solo da capire se, dopo questo ritorno di fiamma per viale Mazzini, anche Costanzo, dopo Mentana e Bongionro, deciderà di «tradire».

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