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Bonaiuti: "Nasce un grande partito movimento"

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Partecipando alla trasmissione Omnibus sulla Sette, Bonaiuti ha riferito di aver lavorato con il premier questa notte fino alle 2 sul discorso che però "è sempre un work in progress: lui se lo scrive, se lo riguarda, ascolta i pareri di tutti, valuta e si arriva alla stesura finale. Suppongo - ha aggiunto Bonaiuti - che oggi intorno all'ora di pranzo ci sarà ancora un altro studio. Il premier dirà dove siamo arrivati, chi siamo, la nostra storia, il percorso che abbiamo fatto, i nostri valori, i nostri ideali". Il discorso - precisa Bonaiuti - fara'  il punto su come si è arrivati al Popolo della Libertà, che cosa è il Pdl e i due grandi principi, popolo da un lato e libertà dall'altro". "Già si adombra nella battaglia della libertà la declinazione futura di questo popolo, però è chiaro che domenica quando saranno stati fatti tutti gli interventi - precisa Bonaiuti - Berlusconi interverrà di nuovo per dare le linee". Rispondendo ad una domanda, Bonaiuti riferisce che Berlusconi non parlerà di presidenzialismo: "Oggi non c'entra il presidenzialismo, è un discorso che fa il punto su quello che siamo, guarda al nostro popolo, come si è formato, chi siamo". Sull'assenza di leader di altri partiti, Bonaiuti osserva che "questo non è un vecchio congresso, come ne sono stati fatti tanti, questo è qualcosa di assolutamente nuovo. Si tratta di una consacrazione di qualcosa che c'è già. Tutte le elezioni che ci sono state hanno visto questo Popolo della libertà vincitore e protagonista assoluto". "Dunque oggi ci sarà la nascita ufficiale di un grande partito-movimento che ha posto le sue basi nella grande manifestazione del 2 dicembre del 2006 contro la politica economica del governo Prodi. Un partito già accreditato del 43 per cento dei consensi". Il sottosegretario respinge al mittente le critiche di chi vede nella «dialettica» tra il presidente del Consiglio e Gianfranco Fini uno «scontro» continuo. «Meglio parlare di confronto - dice - e poi su questo argomento giornali e tv calcano la mano. In realtà, si tratta di dibattito. E quando non c'è, subito si parla di partito sovietico. Se invece si discute, allora si comincia a dire che c'è una lite in corso». Bonaiuti paragona la nascita e la crescita del Pdl alla confluenza di due grandi fiumi amazzonici, con tutti i loro affluenti, che genera all'inizio a mulinelli e correnti, «ma poi tutto diventa tranquillo e trasparente». «Così nasce un grande partito consolidato dall'arma dei consensi. un partito - aggiunge- che nasce bene, con la forza degli elettori, non certo un partito di plastica».

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