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Il Cav ammorbidisce il piano casa

Silvio Berlusconi

Dalle Regioni no al decreto

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{{IMG_SX}} Sul piano casa il premier torna a ribadirne i vantaggi e i benefici economici, annunciando una serie di riunioni da qui a venerdì prossimo al fine di definire il testo. Sulla crisi economica, alterna ottimismo (per smorzare i toni di gravità) e la freddezza nell'invitare gli italiani a darsi più da fare «magari lavorando di più». Del resto l'occasione per parlare di questi temi è perfetta: quale cornice migliore quella di una prova dal vivo del nuovo Frecciarossa, il treno super veloce che da dicembre collegherà Milano e Roma in sole tre ore? Ci sono tutti gli ingredienti giusti: innovazione, investimento, collegamento e perché no, anche risparmio per gli italiani. Il presidente del Consiglio, così, arriva alla stazione milanese in tarda mattinata. Al binario 21 è pronto il Frecciarossa, in versione "special" per questa volta: allestito come una sorta di sala stampa sulle rotaie, con i vagoni occupati dai cronisti e allestiti con monitor, telecamere e microfoni. Ore 12: si parte alla volta della capitale. All'invito del capotreno di fare il viaggio nella cabina di guida, il presidente del Consiglio ha ceduto subito. Qualche minuto per i cronisti di sistemarsi ai propri posti, e comincia la conferenza stampa ambulante. Berlusconi (sul treno con Altero Matteoli, Gianni Letta, Paolo Bonaiuti, Roberto Formigoni e Letizia Moratti) all'inizio sembra un po' preoccupato dall'idea di viaggiare a 300 chilometri orari («devo controllarmi dal chiedervi di rallentare», ironizza con i macchinisti). Ma poi si fa prendere dai nuovi ingegni della tecnologia, e attraverso un collegamento video interno comincia a rispondere alle domande dei giornalisti. Ovvio il paragone tra la guida di un treno, anche se sofisticato come il Frecciarossa e il governo del Paese: «È più facile guidare la Frecciarossa che governare il Paese. Qui abbiamo il computer, quindi non è difficile, più difficile è guidare il Paese». Le domande più gettonate, quelle sulla crisi («che arriva da lontano e che ha colpito un corpo sano»), per la quale il capo del Governo, di ritorno da due giorni europei, spiega che tutti i Paesi sono nelle stesse condizioni. Tra un dettaglio e l'altro sulla velocità del treno («siamo a 250 chilometri orari», «abbiamo appena raggiunto i 300»), Berlusconi cita il piano casa (sul quale il capo dello Stato con una lettera al premier ribadisce il necessario confronto con le Regioni) come misura del governo per contrastare la crisi. Il testo di cui si è parlato finora è già stato modificato, perché troppo complicato. «Porteremo lunedì alle Regioni un decreto legge semplificato, e sono aperto a un confronto con loro», spiega il premier pur aggiungendo che «oltre la metà degli italiani è favorevole». Ancora domande, il monitor indica sempre 300 chilometri orari. Berlusconi, con tanto di berretto da ferroviere in testa risponde a tutti. C'è chi chiede del suo reddito dimezzato («sono pronto a mangiare pasta e fagioli») e chi chiede la data del suo ultimo viaggio in treno («una gita con i genitori sulle montagne di Como»). Passano tre ore precise e il Frecciarossa arriva nella stazione Termini. tutto secondo tabella di marcia. Unico fuori programma, la telefonata di Mister Cai Roberto Colaninno, sul cellulare di Gianni Letta. Preoccupato forse dalle ricadute del tandem Frecciarossa-premier sul turismo aereo?

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