Primi segnali di ottimismo
Obama mette le ali alle Borse
Sarà la crisi, sarà l'incertezza determinata dalla tempesta finanziaria, il mattone si conferma, comunque, il più amato anche a Montecitorio. Nelle dichiarazioni dei redditi 2007 degli onorevoli, rese pubbliche ieri, non mancano, a volte in abbondanza, case, terreni e box. A esserne letteralmente innamorato è il sottosegretario Nicola Cosentino (Fi) con una lista corposa di proprietà immobiliari. Senza contare le innumerevoli comproprietà Cosentino ha nel suo portafoglio 13 fabbricati ad Aversa, due a Casal di Principe, due a Gaeta e due a Roma. In quantità ha battuto anche il suo premier: Silvio Berlusconi che risulta intestario diretto di cinque appartamenti e due box a Milano più un terreno nella caraibica Antigua. Ben più varia la dotazione del ministro degli Affari Regionali Raffaele Fitto che assieme a un fabbricato a Lecce e uno Otranto, e due a Maglie, può contare anche su un discreto patrimonio agricolo con un uliveto a Scorrano (Le) e due castagneti a Torre Cajetani e a Fiuggi. Un lotto di 6.370 metri quadrati con destinazione agricola a Imperia è intestato al ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola che correda il suo pacchetto immobiliare con due abitazioni nella città ligure e una a Roma. Terra agricola anche per il Guardasigilli, Angelino Alfano, al quale sono intestati due fondi a S. Angelo Muraro in provincia di Agrigento e un appartamento nella città della Valle dei Templi. Sempre in terra siciliana il sottosegretario della presidenza del consiglio con delega al Cipe, Gianfranco Miccichè, ha dichiarato nel 2008 la proprietà di due terreni a Cefalù (Pa) e di un fabbricato a Palermo. Meno corposo il portafoglio immobiliare del ministro Roberto Maroni con una comproprietà al 50% di un terreno a Lozza (Va) e il 16,66% di un fabbricato nella stessa cittadina. Non mancano immobili nella disponibilità del ministro dell'attuazione del programma di governo, Gianfranco Rotondi. Sono cinque in tutto: tre ad Avellino e due a Pineto in provincia di Teramo. Mentre il titolare della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, ha privilegiato nel suo pacchetto immobiliare le destinazioni turistiche: villa e terreno a Ravello (Sa), casa a Venezia e a Monte Castello di Vibio (Pg) e appartamento romano. Tra le «ministre» quella dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo stacca le altre con sette immobili di proprietà: quattro a Siracusa e 3 a Priolo. La ministra delle pari opportunità, Mara Carfagna, uno solo, mentre Giorgia Meloni (Gioventù) almeno fino a tutto il 2007 non aveva ancora fatto il suo investimento nel mattone. Da segnalare che non mancano, però, i deputati che continuano ad avere fiducia nell'investimento azionario. Così il capogruppo del Pdl, Roberto Cicchitto che nel suo portafoglio titoli possiede oltre a 8 mila azioni di Unicredit, quote nei fondi della banca d'affari JP Morgan specializzati nei mercati cinesi, indiani e delle nuove energie. Paolo Bonaiuti, sottosegretari alla presidenza del consiglio ha puntato, invece, sul Credito Valtellinese (11.832 azioni), la Sanofi Aventis (500 azioni) e Telecom Italia Media (6.245 azioni). Anche il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, non ha disdegnato posizionarsi a Piazza Affari. Nel suo conto titoli figurano il Banco Popolare di Sondrio (9.800 azioni), il Credito Valtellinese (2.171 azioni) e 1.918 titoli Enel.