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Soddisfatto e rasserenato.

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Leparole del presidente della Camera, seguite in diretta televisiva dal salotto di Arcore, non turbano il Cavaliere che, poi, fa trapelare tramite Fabrizio Cicchitto un giudizio positivo. Un discorso che il premier legge come il segno che le polemiche delle scorse settimane, nate dai distinguo del presidente della Camera, almeno per ora finiscono nel congelatore. L'impressione, condivisa con i dirigenti azzurri, è che il leader di An non voglia scontri, che la questione della leadership appassioni più i giornali che i protagonisti e che la nascita del Pdl, che sarà sancita nel congresso del prossimo fine settimana, non riservi sorprese. Chi ha avuto modo di parlargli, descrive un Berlusconi «favorevolmente impressionato» dal tono e dai contenuti della relazione del leader di An. Certo, Berlusconi sa bene che quell'intervento non rappresenta in alcun modo una rinuncia al confronto. Come dimostra il passaggio sulla leadership: «Il Pdl ha un leader che è Berlusconi», riconosce Fini, che tuttavia sottolinea come lo stesso Berlusconi «sappia perfettamente che una leadership forte non può in alcun caso essere il culto della personalità». Ma non sono parole di sfida. Semmai, di un confronto che lo stesso Fini sposta nel tempo, guardando a come sarà l'Italia fra dieci-quindici anni. E che avesse questo obiettivo si vede anche dal messaggio di Berlusconi, letto alla platea dei delegati di An dal coordinatore azzurro Denis Verdini. Poche parole in cui il presidente del Consiglio sta attento a non rubare la scena all'alleato, limitandosi a ringraziare Fini e il suo partito per la scelta difficile che stanno compiendo. «Il mio non è un saluto formale — scrive il presidente del Consiglio — ma un atto di gratitudine e riconoscenza a un partito che dopo un lungo cammino ci consente di raggiungere tutti insieme un grande e storico traguardo». E, dopo aver ricordato come la destra sia stata accompagnato nella sua storia da «intollerabili pregiudizi», il premier sottolinea «l'importanza» del ruolo di An del cammino verso il Pdl. In serata poi Berlusconi ha telefonato a Fini, complimentandosi ancora con lui per il discorso. I due leader hanno poi ragionato del congresso del Pdl, di sabato e domenica prossima, ma soprattutto del dopo. E in settimana i due si incontreranno a Roma.

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