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Il nuovo centrodestra raccontato in un libro

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.Era il 18 novembre 2007 e il Cavaliere, di fronte alla gente che si affollava nei gazebo, spiazza gli alleati: «Forza Italia si scioglierà nel nuovo partito che si chiamerà Partito del Popolo Italiano delle Libertà». Dopo appena sedici mesi, Forza Italia e Alleanza Nazionale stanno per dar vita al Pdl «che vuole e deve essere il partito di tutti gli italiani di buon senso e di buona volontà che non si riconoscono nella sinistra». Lo ribasce il premier stesso nel messaggio inviato in occasione della presentazione de «La svolta del predellino» (Edizioni Bietti) libro-documento della nostra collega Laura Della Pasqua, che ripercorre questo periodo consegnandolo alla storia del nostro Paese. Oltre alla cronologia dei fatti il saggio offre due tipi di lettura: una più meditata nella prima parte, l'altra più per addetti ai lavori senza dimenticare il punto di vista del centrosinistra. Moderati dal direttore de Il Tempo, Roberto Arditti, sono intervenuti il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il coordinatore nazionale Fi Denis Verdini e il capogruppo Pdl a Montecitorio Fabrizio Cicchitto. «Un partito in cui la leadership di Berlusconi non è in discussione e sarà confermata senza nessun complesso di subalternità - ha affermato Gasparri - Stiamo costruendo una democrazia bipolare». E se per Cicchitto «l'approdo al Pdl deriva dal capolavoro politico di Fini e Tatarella, che hanno fatto diventare An una destra democratica e grazie all'operazione straordinaria di Berlusconi che guida questa grande forza politica», per il ministro La Russa il Pdl, che faciliterà l'azione e l'alleanza di governo, «è un atto d'amore di An e Fi verso gli italiani». Verdini ha confermato che non ci sono problemi sul nuovo partito «solo qualche aggiustamento, come è normale che sia».

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