Biotestamento voto segreto sul ddl
Larichiesta è arrivata, nella seconda giornata di discussione generale del provvedimento nell'Aula di palazzo Madama, dalla capogruppo dei senatori del Pd Anna Finocchiaro. E la maggioranza ha accettato la sfida: nessun timore, è la replica del Pdl. In un'Aula pressochè deserta — forse complice l'avvicinarsi del fine settimana — anche ieri senatori di maggioranza e opposizione si sono confrontati sui punti del testo. E ciascun schieramento ha ribadito le proprie posizioni, pur non chiudendo mai «formalmente» la porta al dialogo. Netta, in mattinata, è arrivata la presa di posizione di Anna Finocchiaro (che non ha ottenuto però l'appoggio dell'Idv): «Credo — annuncia — che chiederemo il voto segreto su alcuni nostri emendamenti. Abbiamo la piena copertura regolamentare per farlo poichè è prevista la possibilità del voto segreto quando si ragioni dell'articolo 32, secondo comma, della Costituzione, che è l'asse dei nostri emendamenti, e cioè il diritto del soggetto a non subire trattamenti sanitari contro la propria volontà». Altrettanto netta arriva la replica della maggioranza, per bocca del vicepresidente dei senatori Pdl Gaetano Quagliariello: «Non ho particolari timori. Il voto segreto confermerà il risultato dei voti palesi».