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Rai, si tratta sul presidente

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In quella sede l'azionista di maggioranza, il ministero dell'Economia, potrebbe indicare il suo fiduciario in cda e soprattutto il nuovo presidente di Viale Mazzini, che lo stesso giorno potrebbe essere ratificato dalla Vigilanza. Sempre che si raggiunga un accordo tra i poli: un nuovo incontro tra il segretario dei Ds Dario Franceschini e il sottosegretario Gianni Letta potrebbe tenersi tra oggi e domani. Non si può escludere che Franceschini, fuori Roma per impegni politici nel week end, abbia sfruttato queste ore per sondare al telefono la disponibilità di eventuali candidati. Se il Pdl insiste per avere a disposizione una serie di nomi, il leader del Pd ha smentito ufficialmente che si lavori a una rosa, frenando così le indiscrezioni che puntavano su personalità come Francesco Paolo Casavola, Marcello Sorgi, Giorgio Assumma, Stefano Folli, Pier Luigi Celli, Enzo Cheli, Gianni Riotta e perfino sull'attuale presidente della Vigilanza Sergio Zavoli, il cui passaggio a Viale Mazzini aprirebbe, però, il problema della successione alla guida della bicamerale. Franceschini, comunque, memore del lungo stallo dei mesi scorsi in Vigilanza, non vuole aprire un nuovo caso Orlando: l'impegno è a chiudere un accordo con la maggioranza entro l'assemblea di mercoledì. A spingere per uno sblocco del vertice sono anche i dirigenti e i giornalisti Rai, che hanno annunciato uno sciopero per il 31 marzo contro una situazione di paralisi che giudicano insostenibile. A loro avviso, a dimostrare la necessità «un governo stabile e nel pieno dei suoi poteri» per l'azienda è anche l'aggravarsi della crisi della raccolta pubblicitaria.

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