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Berlusconi lancia la Brambilla: entro un mese sarà ministro

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{{IMG_SX}}... come le altre che fanno i sottosegretari nei normali rapporti con i governi degli altri Paesi. Ma non è così. Con la «rossa» ci sono sessanta imprese italiane, Enel, Duferco, Edison, Moncada, Catanzaro. E soprattutto Terna. Ma anche Valtur. A Fiumicino compare all'improvviso anche Valentino Valentini, consulente di Berlusconi per la politica estera ma sarebbe meglio dire uno degli uomini ombra del Cav a cui solitamente vengono affidate le missioni delicate. E infatti quella mattina Valentini rientrava direttamnete da Sharm El Sheik da un vertice internazionale sul Medio Oriente proprio nel finale di piombo fuso. E allora? Che ci facevano Valentini e Brambilla a Podgorica? Ci facevano che in tempi di crisi si cercano affari ovunque. I russi sono in ritirata nei Balcani e Djukanovic, uno che ha un'ammirazione viscerale per Berlusconi (quel giorno terrà a battestimo un'associazione gestita dal deputato brambilliano Nicolucci), è venuto in Italia nel luglio scorso per offire tutti i migliori affari e tutte le maggiori privatizzazioni in arrivo nel suo Paese agli italiani. Il Cavaliere, si sa, gli affari li fiuta prima che si presentino e quindi ha spedito il fedelissimo Valentino e la Michela in Montenegro. E oggi torna lui in persona, il premier, a suggellare questa intesa con una piccola terra che può vantare coste più belle di Istria e Dalmazia, un intero incontaminato e soprattutto nodo essenziale per portare l'energia da Est, dove stiamo costruendo anche centrali nucleari, in Italia. La nuova Brambilla è così. Via le minigonne, via le guepiere in vista in direzione telecamera. Sparita dalla tv, niente interviste (ne farà solo una con Vanity Fair con domande nientemeno che di Bianca Berlinguer), niente foto sue sui media. Sparita ma non svanita. Meglio inabissata. Inguattata. Nascosta. S'è chiusa la fase della sua vita in cui era quasi andata in sovraesposizione (lei s'è sempre giustificata con i fedelissimi: «Dovevo far conosce i Circoli»), e s'è aperta quella in cui è diventata silenziosa e porta a casa i risultati veri, sostanza, ciccia autentica e senza fumo. E Berlusconi non l'ha dimenticata. «Faremo presto un ministero del Turismo, credo nel giro di un mese», ha annunciato ieri. «Sapete che ira di Dio è la signora Brambilla - ha aggiunto il presidente del Consiglio - una che non molla l'osso». Nemmeno gli alleati hanno avuto da ridire, tanto che La Russa ha replicato sobrio: «Io mi sono sempre raccomandato: discutiamo di più, non facciamo cadere le decisioni dall'alto. Berlusconi ha sempre detto che non voleva aumentare il governo rispetto alla cifra attuale e da parte nostra, ma non mia, c'è stato chi ha avuto da ridire sulla nomina di Brambilla. Ci sono anche altri, del resto, che aspirano ad una promozione: Urso, Castelli, Fazio...». Insomma, l'accordo s'è chiuso: gli ultimi tre saranno promossi viceministri. La Michela ministro perché essendo sottosegretaria alla presidenza non può essere viceministra a Palazzo Chigi. Dunque ministra e autonoma. E lei non ha risposto al cellulare a nessuno e ha fatto diramare una nota: «Non dimentichiamo - ha fatto notare Brambilla - che l'assenza di una vera politica del turismo ha portato il nostro Paese a perdere progressivamente di competitività arrivando a concludere il 2008 con una perdita di 4 miliardi di fatturato nel comparto (-0,3% del Pil)». Quello che la signora di Lecco, grande amante degli animali e in particolare di cani, non dice è che il primo risultato in termini di cifre l'ha già ottenuto: a Natale e Epifania rispetto all'anno precedente le presenze hanno fatto segnare un +8%, dato che non è sfuggito al Censis nel suo rapporto annuale. La rossa s'è mossa nel silenzio. Se il suo predecessore, di fatto Rutelli che aveva anche la sua delega, aveva scelto la strada della battaglia con le Regioni lei ha preferito la via opposta cercando il massimo accordo con i Governatori. E così le Regioni vogliono andare per conto loro e la Brambilla ha offerto assistenza, addirittura servizi nella promozione all'estero. E per la prima volta, dopo quasi un quarto di secolo, sta per portare a casa la classificazione standard. E che vuol dire? Vuol dire che s'avvia a conclusione quel guazzabuglio che erano le stelle da assegnare agli alberghi perché in ogni zona d'Italia ognuno le dà come vuole, senza un criterio univoco: e si vede. A fine mese l'Enit presenterà la nuova campagna spot che andrà in giro per il mondo. Lo slogan è top secret ma si sa che sarà modulare, ogni Regione potrà calibrarla sulle sue bellezze. E ora i vari assessori la sostengono (pure il dalemiano Velardi ieri s'è spellato le mani per lei) Berlusconi l'ha così voluta premiare con un piccolo ma significativo premio. Le ha dato da rimettere a posto il sito Italia.it, simbolo dello spreco visto quanto è costato. Nel governo fa asse con Brunetta, Scajola e naturalmnete Frattini, il primo dei big di Forza Italia a credere in lei. Insomma, la ragazza ha capito come muoversi. Il turismo le piace e ora si sta compiendo i primi passi a livello internazioanale. È andata dritto dritto dai nostri maggiori competitor, Francia e Spagna, per cercare un'intesa sui gradi mercati internazionali, a partire dalla Cina. Certo, in tanti l'aspettano al varco. Per esempio quelli l'hanno criticata per aver scelto Matteo Marzotto alla guida dell'Enit. Ma Michela, detta anche caterpillar, non fa nemmeno spallucce e tira dritto.

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