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Pionati promuove Riotta «Ottimo presidente Rai»

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FrancescoPionati, leader di Alleanza di Centro (Adc), vive dentro la politica da anni: prima come giornalista, ora come parlamentare. A Il Tempo parla a trecentosessanta gradi e invita il centrodestra a proseguire per la sua strada senza dialogare troppo con il centrosinistra. Onorevole Pionati, si avvicina la data della nascita del Popolo delle Libertà. Come guardate a questa scadenza? «Giudichiamo la nascita del Pdl come un fatto positivo. L'Adc si pone come alleato strategico di questa nuovo soggetto. Noi non pensiamo di entrare subito nel Pdl, ma riteniamo di farlo in futuro. Siamo convinti che in questo momento sia necessaria una forza politica di centro con le idee chiare e che superi le ambiguità del cosiddetto terzo polo che cerca di costruire Pierferdinando Casini. L'Adc vuole rivolgersi a tutti i moderati italiani per dire che è necessario schierarsi nel centrodestra insieme a Silvio Berlusconi. Ritengo che questa strategia sia molto utile al centrodestra in vista delle prossime elezioni amministrative dove l'Adc si presenterà con le sue liste alle provinciali per dare più forza alla maggioranza che guida il Paese». Cosa critica dell'Udc? «Ritengo che la collocazione di questo partito sia pericolosa. Al di là delle critiche di merito al bipartitismo formulate da Casini, il vero pericolo è che l'Udc possa scardinare il bipolarismo. Casini vorrebbe creare un terzo polo che metterebbe in crisi l'assetto bipolare. Se l'Italia dovesse abbandonare il bipolarismo farebbe un passo indietro pauroso perché il bipolarismo garantisce la stabilità politica. Ecco perché l'Adc lancia un appello per rafforzare il bipolarismo. Noi non vogliamo fare nessun doppio gioco». Cosa ne pensa del Piano casa che il Governo sta per proporre? «Il presidente del Consiglio Berlusconi sta facendo delle mosse ottime. Il piano casa - così come il piano degli interventi straordinari per l'industria automobilistica - è un buon piano strategico perché mira a raggiungere due obiettivi: creare nuova occupazione e riattiva il circuito virtuoso dell'economia. In tutti i Paesi in crisi economica si fanno queste cose. Berlusconi le sta facendo contrastando la demagogia del centrosinistra. Berlusconi deve cogliere il momento della crisi per dare un assetto riformatore al Paese». Il Parlamento di cosa ha bisogno per migliorare la sua efficienza? «Credo che siano necessarie nuove riforme. Dopo aver introdotto il nuovo sistema di voto con le impronte è necessario fare altro. Se il parlamentare è costretto a stare in aula, si devono contingentare i tempi di voto come accade nel Parlamento europeo. Il parlamentare deve essere messo anche in condizione di avere rapporti con il territorio». Cosa pensa della situazione della Rai? Ora è spuntato il nome di Gianni Riotta per la presidenza dell'azienda... «Sono abituato al toto-nomi. Quando si discute di queste cose so benissimo di cosa si parla. Gianni Riotta è un nome di grande calibro. Non so esattamente come stiano andando le cose. Dopo l'esperienza alla guida del Tg1, Riotta saprebbe essere anche un grande Presidente. Il problema è quello di dare un assetto alla Rai. Questa azienda è direttamente collegata allo sviluppo civile del nostro Paese. Se la Rai funziona, anche l'Italia può dimostrare di essere moderna e al passo con i tempi. Occorre dare subito una risposta all'assetto dei vertici Rai».

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